Continuano gli incontri dedicati alla grande poesia attraverso la collaborazione tra Casa della Poesia e La Locanda del Mare. Sarà un omaggio ad Allen Ginsberg e alla beat-generation l’appuntamento in cartellone per giovedì 12 luglio alle ore 21.30, con ingresso rigorosamente gratuito.
Poeta visionario, Allen Ginsberg incarna al meglio gli ideali portati avanti dagli avanguardisti della beat generation assieme ad altre figure letterarie eccezionali quali Jack Kerouac o William Burroughs.
I materiali presentati a La Locanda del Mare da Sergio Iagulli, Raffaella Marzano e Giancarlo Cavallo fanno parte del gigantesco archivio sonoro e visivo di Casa della Poesia, raccolto in più di 20 anni di attività, straordinario patrimonio per il nostro territorio.
Tra questi anche una serie di letture di Allen Ginsberg, tra cui “Howl” (Urlo) l’opera che ha segnato un’epoca e creato un nuovo mondo, oltre ad una serie di video di Ginsberg e di altri protagonisti della beat-generation (Lawrence Ferlinghetti, Janine Pommy Vega, Martin Matz) e le collaborazioni con Paul McCarthy e Bob Dylan.
Versi taglienti e disperati, quelli di Ginsberg in Howl. «Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all’alba in cerca di droga rabbiosa, hipsters dal capo d’angelo ardenti per l’antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte», scrive. Sono il preambolo di ciò che diventerà il caso editoriale del XX secolo, oltre che il poema per eccellenza della Beat Generation, movimento culturale che destò l’America dal torpore post conflitto mondiale. Urlo (Hawl) è una ballata psichedelica dedicata dall’autore a Carl Salomon, un amico incontrato nell’istituto psichiatrico in cui era ricoverata la madre di Ginsberg, ed è intrisa dei sentimenti di protesta e ribellione nei confronti dell’autoritarismo della società americana di quel tempo, considerata dall’autore una feroce matrigna.
Infine un vero piccolo evento sarà la proiezione del rarissimo film di Robert Frank e Alfred Leslie, “Pull My Daisy” (1959, min. 26), nella traduzione italiana di Raffaella Marzano che ridà poeticità e accuratezza filologica al testo di Ginsberg e Jack Kerouac.
Il film vede come protagonisti Allen Ginsberg, Gregory Corso, Peter Orlovsky, e con Jack Kerouac che, come autore e voce fuori campo, accompagna l’intero film con una lettura strepitosa del testo. Il film di Frank e Leslie è considerato da molti, insieme a “Shadows” di Cassavetes, il film di riferimento del cinema underground newyorkese degli anni ’50.
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