“Le voci di un sogno” è uno spettacolo di teatro, musica e danza che omaggia le figure di Nelson Mandela e Miriam Makeba e si fa portavoce dei loro messaggi di attivismo pacifista, rispetto dei diritti umani, diffusione dei valori della solidarietà e dell’accoglienza.
Lo spettacolo s’inserisce tra le attività di un progetto più ampio MA.MA.– Tributo a Nelson Mandela a cent’anni dalla nascita e Miriam Makeba a dieci anni dalla morte, unico vincitore del bando MigrArti 2018 in Campania, promosso dal MIBACT.
Lo spettacolo con l’ideazione e la regia di Gigi Di Luca, la drammaturgia di Davide Sacco e prodotto da La Bazzarra, andrà in scena nel Cortile del Maschio Angioino il prossimo 18 luglio nella programmazione di Estate a Napoli 2018.
Ripercorrendo momenti di vita di Nelson Mandela e Miriam Makeba, lo spettacolo tocca i temi della partenza, dell’abbandono forzato della propria terra, dell’esilio, della separazione dai propri cari, della paura del diverso, del razzismo, ma anche dell’impegno civile, della cittadinanza attiva per costruire una nuova “comunità”, facendosi portavoce degli insegnamenti di figure emblematiche della lotta per i diritti umani quali sono Mandela e Makeba.
MA.MA è un progetto artistico dalla forte valenza sociale che si propone l’ambizioso obiettivo di ripercorrere la strada dei due leader sudafricani e rinforzare il loro messaggio in questo particolare momento storico e intende far questo attraverso la musica, il teatro, l’arte i valori del dialogo e della diversità intesa come ricchezza e crescita. Il progetto ha ricevuto il patrocinio morale e il sostegno dell’Ambasciata del Sudafrica in Italia.
Il percorso ha coinvolto più di venti artisti tra Napoli e Castelvolturno, tra cui immigrati di seconda generazione e attori italiani che hanno seguito con interesse le fasi di laboratorio di teatro, canto e danza. L’intero format si concluderà a novembre a Castelvolturno per omaggiare simbolicamente e spiritualmente Miriam Makeba a dieci anni dalla morte.
“MA.MA racconta attraverso le voci di questi immigrati, la storia di due leader costretti per anni a non avere rapporti con il proprio popolo. Quel popolo, oggi come ieri ai vertici della discussione pubblica sui temi del razzismo e dell’accoglienza, li celebra attraverso le vie dell’arte. MA.MA vuole essere anche qualcosa di più, vuole parlare della gabbia mentale del razzismo, del problema sociologico che questo comporta, della paura del diverso, tutte tematiche assolutamente contemporanee ed ancora irrisolte” (Gigi Di Luca).
Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2018 - 16:37