Napoli. Un vero e proprio mercato nero dei biglietti “Unico Campania”, un pozzo senza fondo che conveniva proprio a tutti: a chi falsificava i biglietti, a chi ha simulato contratti di compravendita e a chi è riuscito a vendere i biglietti in giro tra i vicoli del capoluogo Campano. E’ accaduto per moltissime settimane fino a quando i vertici di Palazzo San Giacomo si sono allarmati sul buco di denaro provocato dall’acquisto dei biglietti da rivendere ai singoli esercenti così sono scattate le indagini e gli accertamenti negli uffici del Consorzio Unico e di Palazzo San Giacomo sfociati anche in appostamenti all’esterno delle stazioni. Sulle indagini c’è massimo riserbo. Pare che, per ora, gli indagati siano cinque in una vicenda che punta a fare luce su un asse Comune- Consorzio Unico Campania- Ufficio Distribuzione. Il Comune di Napoli si occupa dell’acquisto dei biglietti, lo sportello del Consorzio Unico riceve gli ordinativi e l’ufficio distribuzione. Un’indagine per una truffa di oltre 300mila euro con ordinativi che schizzano improvvisamente. Si tratta, però, di un acquisto solo virtuale anche se i soldi sono stati realmente spesi dal Comune di Napoli. Simultaneamente si è creato un canale di smercio alternativo a quello ufficiale con biglietti realmente acquistati, stampati, ma che sono stati rivenduti ad un prezzo inferiore. Al lavoro ci sono gli uomini della sezione di polizia giudiziaria del comando di polizia municipale, a loro volta a stretto contatto con il pool reati contro la pubblica amministrazione. Inchiesta seguita dalla Procura di Napoli che resta ancora segreta.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2018 - 09:45