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Napoli, paura al Vomero: lite con un migrante per la questua

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Napoli. Grande spavento, poco prima delle 13:30, tra i numerosi passanti, dediti al consueto shopping del sabato mattina, che al Vomero si trovavano a transitare nel tratto pedonalizzato di via Luca Giordano, posto nei pressi della confluenza con piazza degli Artisti, per una lite violenta scoppiata all’improvviso, che ha visto coinvolto, tra gli altri, un extracomunitario, uno dei tanti che si pongono nei pressi dei numerosi esercizi commerciali del quartiere collinare, con il classico cappellino per chiedere l’elemosina. A dare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che, presente in zona, richiamato dal fuggi fuggi delle persone e dalle grida, ha provveduto ad allertare le forze dell’ordine, prontamente intervenute. Allo stato sono in corso gli accertamenti del caso per ricostruire la dinamica degli eventi, pure avvalendosi delle testimonianze di coloro che erano presenti all’atto che si è verificata la lite.“La verità è che le persone non ne possono più – afferma Capodanno- Le autorità preposte devono assolutamente intervenire. Il Vomero da quartiere bene della città si è trasformato in una sorta di Corte dei miracoli, un quartiere con una pletora di accattoni, di mendicanti e di venditori di calzini e di articoli vari, che tartassano, a tutte le ore del giorno, i passanti con richieste insistenti e petulanti, le quali, esasperano sempre di più la gente al punto che, si assiste, non di rado, anche a diverbi piuttosto accesi per queste continue e assillanti molestie. L’episodio di stamattina è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più complessa e difficile, rispetto alla quale bisogna immediatamente intervenire se si vuole evitare il peggio “.

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Un fenomeno preoccupante, quello dell’accattonaggio, che ha subito una notevole escalation negli ultimi tempi, specialmente nelle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano – aggiunge Capodanno -. Molti di questi questuanti, stazionano fuori da esercizi commerciali adibiti alla vendita o alla somministrazione di prodotti alimentari. In diversi casi addirittura vengono utilizzati minori o addirittura lattanti. Tutto ciò peraltro contribuisce non poco ad allontanare le persone, che non vogliono essere molestate con richieste petulanti di ogni genere. La gente non vuole, in alcun modo, essere infastidita ed aggredita, seppure solo verbalmente, mentre passeggia o sta per i fatti suoi o a chiacchierare con amici incontrati per strada “.“Per lo più i questuanti sono persone che si collocano quotidianamente sempre negli stessi luoghi, come se per loro fosse un vero e proprio posto di lavoro – puntualizza Capodanno -. Qualcuno ipotizza anche che possa esserci una sorta di regia occulta, il che potrebbe far pensare che, a monte di questo stato di cose, ci sarebbe una vera e propria organizzazione, che sfrutta anche i questuanti, per lo più immigrati. Aspetti sui quali occorrerebbe indagare per fare piena luce. Altri personaggi invece girano alla ricerca della persona più idonea da infastidire, per lo più donne o anziani. Capita sovente che non si fa in tempo a fermarsi per scambiare anche un semplice saluto con un amico incontrato per strada, che si viene assaliti da un nugolo di mendicanti, accattoni e venditori ambulanti di ogni genere di prodotto, dagli accendini ai calzini. Quello che fa più rabbia è l’insistenza e la petulanza con le quali agiscono, sovente anche con insulti e improperi, se non si corrisponde alla richiesta, al punto che si è costretti a salutare in tutta fretta l’interlocutore pur di liberarsi da questa vera e propria aggressione “.

Capodanno non usa mezzi termini e invita, ancora una volta Prefetto, Questore e Sindaco di Napoli, ciascuno per le proprie competenze, ad intervenire con l’urgenza del caso per restituire decoro e dignità al quartiere collinare, liberandolo, nel rispetto delle norme vigenti, da questa miriade di questuanti, accattoni ed ambulanti che aumentano di giorno in giorno. In particolare, in analogia, con quanto già fatto, in un recente passato, dai sindaci di alcune città, come Como, Spoleto, Potenza, Capodanno, per combattere il dilagante degrado determinato dall’attuale stato di cose, invita l’amministrazione comunale partenopea a varare un’ordinanza anti accattonaggio, con multe salate, fino a tre zero di euro, per chi infastidisce i cittadini con qualsiasi forma di questua molesta, con l’esplicito divieto di utilizzare, minori, anziani, animali, persone disabili o, peggio, che simulino disabilità, per chiedere l’elemosina, con la segnalazione ai servizi sociali. Inoltre per questo tipo di molestie occorre introdurre anche a Napoli il Daspo urbano, introdotto dalla legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti per la sicurezza delle città, con la possibilità di allontanamento dal territorio comunale, così come già fatto nei confronti di questuanti molesti in altre città, come Lodi.


Articolo pubblicato il giorno 28 Luglio 2018 - 16:21


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