Napoli. Aveva raccontato di essere stato colpito da un proiettile vangante mentre scappava da una raffica di colpi di pistola.Salvatore De Gais, la vittima dell’agguato avvenuto la scorsa notte in via Supportico d’Astuti, nella zona del Pallonetto di Santa Lucia a Napoli, aveva detto la verità. Il parcheggiatore abusivo del Chiatamone prima di essere operato per l’estrazione del proiettile conficcato nel torace, a quattro centimetri dal cuore, aveva riferito di non essere lui il destinatario del raid ma di essersi trovato nel fuoco solo per caso. Dietro la sparatoria ci sarebbe l’ennesimo scontro armato tra quelli del pallonetto di santa Lucia e quelli dei Quartieri Spagnoli. Una violenta lite dopo il furto dei uno scooter sarebbe all’origine della notte da Far West a Monte di Dio che avrebbe potuto uccidere il parcheggiatore che si trovava fuori casa perché la sua compagna dopo l’ennesima lite non voleva farlo entrare. Lui infatti, che è fuori pericolo dopo l’operazione, aveva spiegato di aver sentito arrivare da lontano tre scooter di grossa cilindrata e poi di aver immediatamente udito i colpi di pistola. Istintivamente si sarebbe messo a correre e a quel punto, forse scambiato per un ‘nemico’, gli avrebbero sparato, o forse addirittura sarebbe stato colpito da un proiettile di rimbalzo. La polizia che sta indagando sul caso ha anche acquisto le immagini di alcune telecamere pubbliche e private poste lungo la zona per cercare immagini utili alle indagini. A fare fuoco tre pistole di diverso calibro (a terra sono stati trovati 18 bossoli). Un volume di fuoco ‘importante’ lanciato dai Quartierani per dare un segnale forte ai nemici del Pallonetto.
Articolo pubblicato il giorno 11 Luglio 2018 - 08:16