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Napoli, così i Formicola gestivano le piazze di spaccio nel ‘Bronx’. I NOMI DEI 24 INDAGATI

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Otto persone finite in carcere,  e quattro con il provvedimento di obbligo di dimora fuori dalla Campania e per due anche la contestuale presentazione giornaliera alla pg insieme con altri 12 indagati a piede libero. E’ questo il frutto di un’inchiesta sul clan Formicola che controlla da anni le attività illecite nel Bronx a San Giovanni a Teduccio e che oggi ha portato il gip Dario gallo, su richiesta della Dda di napoli a firmare le729 pagine di custodia cautelare per gli indagati. Scrive il gip: “Si è, infatti, in presenza di un gruppo delinquenziale particolarmente strutturato ed organizzato, radicato sul territorio e caratterizzato da requisiti strutturali e connotazioni funzionali tipiche dell’associazione di tipo camorristico. In tal senso, assumono rilievo, oltre all’accertata adozione di un linguaggio criptico preventivamente concordato, il welfare assicurato dal gruppo agli associati detenuti’ , la corresponsione di retribuzioni periodiche agli affiliati (anche in base ai guadagni) , il controllo del territorio svolto da affiliati e fiancheggiatori ,l’accertata disponibilità di utenze telefoniche “dedicate” e di motocicli , l’attività di reclutamento delle maestranze”. Le operazioni di intercettazione telefonica, svolte dal luglio del 2013 al marzo del 2014, hanno consentito di dimostrare l’ esistenza e l’operatività di tre distinte ed autonome piazze di spaccio di stupefacenti del tipo cocaina o hashish, le prime due radicate nel quartiere di Napoli-San Giovanni a Teduccio, la terza in San Giorgio a Cremano.
La prima piazza di spaccio, avente ad oggetto la vendita di cocaina, era ubicata all’interno e nei pressi dell’abitazione di Ronza Anita e Fusaro Ernesto, sita in vico 1°Marina ai Due Palazzi, nel quartiere di Napoli-San Giovanni a Teduccio, zona da sempre sotto il controllo criminale del clan Formiicola, ed era diretta da Rispoli Salvatore, figlio di Formicola Giulia. Rispoli Salvatore impartiva le necessarie direttive e provvedeva ai rifornimenti della piazza di spaccio, materialmente gestita dalla coppia Fusaro/Ronza; in tale sua attività, il Rispoli era costantemente coadiuvato, sul piano operativo, da Ciccone Enzo e Visone Antonio, i quali supportavano anche Fusaro Ernesto nel controllo della piazza; ì rifornimenti di cocaina venivano assicurati da Donadeo Luigi. Dopo l’arresto di Rispoli Salvatore, avvenuto nel  2013, il controllo economico e contabile della piazza di spaccio veniva assunto da Formicola Giulia, madre del Rispoli.
Secondo le indagini “L’evento causava una rottura degli equilibri interni del sodalizio perché la Formicola esercitava un controllo molto più stretto rispetto a quello fino in allora posto in essere dal figlio sui proventi dell’attività delittuosa. Ciò detenninava malumori in Fusaro Ernesto e Ronza Anita, i quali, in un primo momento (ottobre 2013), ottenevano da Formicola Giulia e Rispolì Assunta l’autorizzazione a potersi rivolgere ad un altro fornitore (nella fattispecie, Scognamiglio Antonio) con l’intesa di versare al clan metà dei guadagni; quindi, si allontanavano definitivamente dal sodalizio, ricorrendo ad altri canali di approvvigionamento”.
In particolare, a seguito dell’arresto di Fusaro Ernesto, avvenuto il 4.12.2013 per l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto, Ronza Anita assumeva la diretta gestione della piazza di spaccio, sganciandosi completamente dal sodalizio diretto da Formicola Giulia e rifornendosi di droga, in modo autonomo, prima da Donadeo Maurizio (dicembre 2013) e poi da Scognamiglio Antonio (febbraio/marzo 2014), soggetto, quest’ultimo, non collegato al clan Rispoli/Formicola. La Ronza poneva, quindi, in essere, in piena autonomia e talvolta con la collaborazione del cognato Fusaro Salvatore e dell’acquirente Palermo Ferdinando, una incessante attività di spaccio al dettaglio di cocaina in favore dì una pluralità di soggetti, non solo nei pressi della sua abitazione di Napoli-San Giovamù a Teduccio, ma anche in Cercola, nei pressi dell’abitazione della madre, sita in via Matilde Serao n.18. Nell’attività di spaccio al dettaglio, Fusaro Ernesto, essendo agli arresti domiciliari, aveva bisogno della collaborazione di altri soggetti. Oltre alla convivente, a Ciccone Enzo e Visone Antonio, il Fusaro si è avvalso anche di Fusaro Giuseppe e Fusaro Vincenza. Nella fase della diretta gestione del sodalizio da parte di Formicola Giulia emergevano le figure di Rispoli Assunta, figlia di Formicola Giulia, con il ruolo di fungere da tramite tra la madre e la coppia Fusaro/Ronza, e di Fusaro Vincenza, con il compito di veicolare i messaggi del detenuto Rispoli Salvatore al fratello Fusaro Ernesto. Le attività di indagine hanno consentito di disvelare anche altre due piazze di spaccio di stupefecenti, del tutto autonome rispetto al sodalizio Rispoli/Formicola.
Vale a dire la piazza di spaccio di stupefacenti del tipo cocaina organizzata da Donadeo Maurizio e Rispoli Massimo all’interno del parco “Cristoforo Colombo”, sito in corso Protopisani n. 84 del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, e della piazza di spaccio di stupefacenti del tipo hashish organizzata da Pagano Antonio, con l’ausilio della moglie Magro Emanuela, nella sua abitazione di San Giorgio a Cremano.Il sodalizio facente capo a Rispoli Salvatore era radicato nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, zona da sempre sotto il controllo criminale del clan Formicola, e gestiva, attraverso Fusaro Ernesto e Ronza Anita, direttamente una piazza di spaccio di cocaina in vico I Marina ai Due Palazzi (derivazione di corso San Giovanni a Teduccio) e zone limitrofe, dove era ubicata l’abitazione dei predetti (conviventi). Le cessioni venivano perfezionate dalla coppia Fusaro/Ronza, previo contatto telefonico. con l’acquirente di turno e fissazione del luogo di incontro o nei pressi della loro abitazione o in prossimità di esercizi pubblici.
GLI INDAGATI
1) CAPPELLO Alessandro, nato a S. Giorgio a Cremano i129.06.1988;

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2) CICCONE Enzo nato a Napoli i124.08.1987; IN CARCERE

3) DONADEO Luigi nato a Napoli il 07.07.1970; IN CARCERE

4) DONADEO Maurizio nato a Napoli il24.06.1978; IN CARCERE

5) FORMICOLA Giulia nata a Napoli il 05.04.1965; IN CARCERE

6) FUSARO Ernesto, nato a Napoli il 05.11.1982; IN CARCERE

7) FUSARO Vincenza nata a N a poli il 05.11.1989; (indagato)

8) FUSARO Giuseppe nato a Napoli i118.03.1988; (indagato)

9) FUSARO Salvator~ nato a Napoli il 04.02.1984; (indagato)

IO) GUARINO Raimondo nato a Napoli il 03.09.1973; (indagato)

11) IMPERATO Vittorio nato a Torre del Greco il18.09.1982; (indagato)

12) MAGRO Emanuela nata a Napoli i118.12.1985; (indagato)

13) PAGANO Antonio nato a Torre del Grero il 02.07.1978; (divieto di dimora in Campania)

14) PAGANO Luca nato Torre del Greco ì\26.09.1990; (indagato)

15) PALERMO Ferdinando nato a S. Giorgio a Cremano il 04.09.1982; (divieto di dimora in Campania)

16) POMPEO Aniello nato a Torre del Greco 1’01.01.1979, collaboratore di giustizia;

17) POMPEO Rosa nata aTone del Greco 1128.01.83, collaboratore di giustizia;

18) RISPOLI Assunta nata a Napoli ill4.08.!987; (divieto di dimora in Campania)

19) RISPOLI Massimo nato a Napoli i121.12.1977; IN CARCERE

20) RISPOLI Salvatore nato a Napoli il25.03.1984; IN CARCERE

21) RONZA Anita nata a Napoli il27.11.1984; (divieto di dimora in Campania)

22) SCOGNAMIGLIO Antonio nato Napoli il20.11.78; IN CARCERE

23) VANNUCCINI Luigi nato a Torre del Greco 31.01.1970; (indagato)

24) VISONE Antonio nato a Napoli il22.07.1987, collaboratore di giustizia;


Articolo pubblicato il giorno 10 Luglio 2018 - 23:43 / di Cronache della Campania


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