L’azione di controllo del territorio effettuata dagli uomini del Compartimento di Polizia ferroviaria per la Campania è stata rafforzata nel fine settimana festivo, caratterizzato da un enorme flusso di viaggiatori in transito. La presenza di tanti turisti costituisce fonte di attrazione per truffatori e ladri che, approfittando della ressa di gente, puntano a capitalizzare il tesoretto furtivo del fine settimana. I poliziotti hanno quindi intensificato i servizi di prevenzione e repressione dei reati, conseguendo i risultati di un arresto, cinque denunce in stato di libertà, oltre cinquecento persone sottoposte a controllo, duecento bagagli esaminati, cinque veicoli di sospetti tassisti abusivi sottoposti a verifiche amministrative.
L’arresto:
Carfora Luciano, pluripregiudicato napoletano, classe 1976, si aggirava nei pressi della biglietteria “self service” alla ricerca della preda giusta da poter truffare. Si avvicinava quindi ad un turista brasiliano, di origini italiane, offrendogli l’acquisto di un biglietto a prezzo dimezzato , recitando il copione della ormai nota truffa del global pass. Il brasiliano, però, dopo aver inizialmente aderito alla proposta, improvvisamente insospettitosi, protestava vivacemente attirando l’attenzione di una pattuglia mista composta da poliziotti della Polfer e militari impegnati nell’operazione “strade sicure”. I poliziotti, riconosciuto il Carfora Luciano quale attore consumato della famosa truffa, lo hanno invitato a seguirli; ma lo stesso in scopo di protesta per l’ennesimo fermo, ha incominciato ad inveire con frasi oltraggiose nei confronti degli operanti ed a resistere con sputi e spintoni per sottrarsi alla denuncia. E’ stato quindi tratto immediatamente in arresto per il reato di resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale e denunciato per la tentata truffa. Le denunce:
nell’ambito delle indagini e delle perlustrazioni finalizzate a contrastare il fenomeno dei furti di bagagli all’interno della stazione, i poliziotti della Polfer hanno fermato ed identificato B.F., pregiudicato algerino di 23 anni, professionista del furto, primula rossa, invisibile, imprendibile, rapido nelle azioni predatorie, forte di numerosi alias, ovvero false generalità declinate durante i precedenti fermi, praticamente evanescente. I poliziotti lo hanno fermato insieme ad un altro algerino A.H., anch’egli pregiudicato di anni 27, mentre si aggiravano come faine a caccia di potenziali vittime dei loro furti. Finalmente fermati e fotosegnalati, i poliziotti sono riusciti attraverso una serie di accertamenti incrociati a risalire alla loro abitazione, in zona San Giovanni a Teduccio, all’interno della quale sono stati trovati i proventi di numerose azioni criminose, alcune delle quali immortalate dal sistema di videosorveglianza interno alla stazione ferroviaria. Telefoni cellulari rubati, pochette femminili di grandi marche contenenti documenti di varie nazionalità, ben 12 tra zaini e borsoni tipo trolley, numerosissimi occhiali, portafogli, orologi e braccialetti. Un vero e proprio tesoro nascosto di oggetti di valore sottratti a turisti stranieri. I due in ragione della trascorsa flagranza dei reati loro ascritti, sui quali sono in corso ulteriori accertamenti, sono stati denunciati in stato di libertà, ma se prima erano dei fantasmi specialisti nel furto fulmineo, oggi sono definitivamente inchiodati alle loro responsabilità penali con i loro nomi ed i loro volti. Nell’arco dei numerosi controlli, inoltre, nella pomeriggio di domenica altri denunciati per furto, violazione di foglio di via obbligatorio e cinque persone sospette munite di ordine di allontanamento.
Articolo pubblicato il giorno 16 Luglio 2018 - 17:56