“Un polo ospedaliero come quello del ‘Cotugno’ non può essere ancora sprovvisto di apparecchiatura emocromocitometrica. Stiamo parlando del più importante nosocomio per il trattamento delle patologie infettive dove peraltro di recente è stato inaugurato un laboratorio diagnostico dove vengono praticati esami diagnostici di alta complessità. Trovo assurdo che la mancanza di tale apparecchiatura comporti ancora oggi la necessità di far uscire le provette dall’ospedale per essere analizzate presso il laboratorio del ‘Monaldi’. Una carenza che deve essere colmata al più presto per porre fine al trasporto di provette, seppur in condizione di sicurezza, da un nosocomio ad un altro”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità, che sul tema ha presentato anche una interrogazione in consiglio. “Un polo ospedaliero come quello del ‘Cotugno’ non può essere ancora sprovvisto di apparecchiatura emocromocitometrica. Stiamo parlando del più importante nosocomio per il trattamento delle patologie infettive dove peraltro di recente è stato inaugurato un laboratorio diagnostico dove vengono praticati esami diagnostici di alta complessità. Trovo assurdo che la mancanza di tale apparecchiatura comporti ancora oggi la necessità di far uscire le provette dall’ospedale per essere analizzate presso il laboratorio del ‘Monaldi’. Una carenza che deve essere colmata al più presto per porre fine al trasporto di provette, seppur in condizione di sicurezza, da un nosocomio ad un altro”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità, che sul tema ha presentato anche una interrogazione in consiglio.
Articolo pubblicato il giorno 16 Luglio 2018 - 17:18