Sarà lunedì a Torre Annunziata la donna inglese drogata, stuprata e filmata dal branco composta da una decina di uomini dipendenti dell’Hotel Alimuri di Meta (estraneo alla vicenda) dove si trovava in vacanza con la sua figlia di 25 anni. La signora, vedova 50enne di Kent, sarà ascoltata dal gip Emma Aufieri nel corso di un incidente probatorio chiesto dalla Procura che vuole cristallizzare le prove nei confronti delle otto persone fino ad oggi individuate. In carcere dal mese di maggio ci sono Fabio De Virgilio, Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Raffaele Regio e Francesco Ciro D’Antonio, accusati di aver drogato e violentato la turista inglese la notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016. Mentre dal mese scorso invece sono stati iscritti nel registro degli indagati altri due dipendenti dell’hotel e il custode di uno stabilimento balneare. La donna, D.M.K. , dovrà confermare le accuse rese alla polizia del suo paese davanti al gip e alla presenza degli avvocati degli indagati che proveranno a smontare la sua versione dei fatti. I cinque arrestati hanno sempre negato la violenza di gruppo e hanno riferito che la donna era consenziente e che avrebbe fatto sesso solo con tre di loro ma non in gruppo. Il gip ha invece negato l’incidente probatorio per la figlia della 50enne inglese, accogliendo parzialmente l’opposizione presentata dai legali del barman Fabio de Virgilio di Portici, (che si professa innocente e che sostiene di essere andato via un pullman a casa quella sera) Alfredo e Mario Rosario Romaniello, in una nota depositata in Procura, si sono opposti spiegando che la ragazza sia una testimone che potrà essere ascoltata nel corso dell’eventuale processo: osservazioni che il gip ha condiviso.
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