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Le mani del clan Mazzarella sul mercato del sesso: era gestito da Annalisa Improta. I NOMI DEGLI ARRESTATI

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C’era Annalisa Importa di 54 anni, a capo di una gang ‘specializzata’ in estorsioni ed usura a transessuali e prostitute nella zona orientale di Napoli. I carabinieri hanno scoperto la banda arrestandone gli 9 componenti e ritengono vi siano legami con il clan Mazzarella, tra gli arrestati ci sono anche Francesco Mazzarella junior e Luigi Barile. Il 25enne incensurato rampollo del capoclan Vincenzo, e’ stato arrestato, e dall’inchiesta emerge che non solo era componente del gruppo che taglieggiava i transessuali, ma anche che insieme ad altre due persone pretendeva una percentuale da ragazze dell’Est Europa che nella stessa area della citta’ attendevano ‘clienti’. A capo del gruppo c’era Annalisa Improta, 54 anni, con precedenti per reati in materia di droga, estorsione, usura. Complessivamente sono 9 gli indagati cui e’ stato notificato il provvedimento restrittivo; Vincenzo Micale, 35 anni, che non era stato trovato dai militari dell’Arma nella sua abitazione, e’ stato poi rintracciato vicino casa sua in tarda mattinata mentre, a suo dire ‘tornava dal lavoro’, e arrestato. Due indagati, Gabriele Palumbo, 44 anni, e Antonio Sarnelli, 32 anni, erano gia’ detenuti perche’ coinvolti in altre inchieste. La gang quotidianamente controllava le vittime che si prostituivano nella zona: erano assegnate ‘postazioni fisse’, controllando gli spostamenti e gli orari, imponendo con violenza e minacce il pagamento di 30 euro al giorno. Una donna del quartiere di San Giovanni a Teduccio era al vertice del gruppo. Emersi anche casi di elargizione di prestiti di denaro con restituzione a tassi usurari. Tre indagati pretendevano una percentuale sui proventi di ragazze dell’Est Europa che si prostituivano nella stessa zona, minacciando di picchiarle anche in caso di mancata corresponsione. Uno degli indagati prendeva in affitto immobili in localita’ turistiche campane mettendoli a disposizione di prostitute e transessuali affinche’ esercitassero il meretricio.  Lo stesso indagato – secondo gli investigatori – procacciava a prostitute e transessuali i clienti con inserzioni pubblicitarie sul web e curando accuratamente tempi e tariffe. I carabinieri della compagnia di Poggioreale hanno cosi’ dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico delle 8 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e all’usura e di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono state effettuate dai militari della compagnia di Poggioreale e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea con la scoperta dell’esistenza nell’area est del capoluogo campano dell’associazione criminale.

PUBBLICITA

GLI ARRESTATI

IMPROTA ANNALISA, 54 ANNI, DEL VICO CATARI;

PALUMBO GABRIELE, 44 ANNI, GIÀ AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER ALTRA CAUSA, DI CASALNUOVO;

BARILE LUIGI, 25 ANNI, DI VIA SORRENTO;

SAPIENZA SERGIO, 50 ANNI, DI VIA DELL’ALVEO ARTIFICIALE;

NOVIELLO DANIELE, 44 ANNI, DI VIA COMUNALE OTTAVIANO;

MAZZARELLA FRANCESCO, 25 ANNI, DI VIA BEATO LEONARDO MURIALDO;

SARNELLI ANTONIO, 32 ANNI, DETENUTO IN CARCERE PER ALTRA CAUSA;

CAMPOLONGO VINCENZO, 40 ANNI, DI SANTA CECILIA DI EBOLI (SA).

MICALE VINCENZO, 35 ANNI, DEL CORSO SIRENA.

 

 


Articolo pubblicato il giorno 31 Luglio 2018 - 12:39


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