Arrivano alla Corte d’Appello le segnalazioni relative alla condotta che ha assunto Luigi Bobbio, ex sindaco di Castellammare di Stabia e Magistrato nel salernitano, sui social network, precisamente sul suo profilo facebook. E se non c’è l’ha fatta proprio Facebook a bloccare l’ex fascia tricolore (sospeso per due volte dal social ndr) per i post apparsi sulla bacheca ci penseranno i colleghi. Infatti sono stati gli stessi colleghi a denunciare Bobbio dopo le frasi ritenute razziste e pubblicate sul social. La reazione dell’Associazione Nazionale Magistrati è stata immediata. La giunta distrettuale ha approvato all’ unanimità la delibera di censura, auspicando un intervento da parte degli organi competenti. Oggi sarà la Corte d’Appello, competente per le segnalazioni al CSM, a promuovere un’azione disciplinare. Tra i post contestati c’è quello relativo al 7 luglio. Un commento all’iniziativa antirazzista delle “magliette rosse”. “Fanculo voi zecche rosse – scrive – i clandestini e le pezze rosse! Per me…maglietta da combattimento!” La frase, in breve tempo, aveva fatto il giro dei media e l’Associazione magistrati aveva reagito condannando le parole ed esprimendo sconcerto per le dichiarazioni definite “ Contrarie ai valori costituzionali”. “Dichiarazioni inaccettabili – si legge nella delibera approvata dalla giunta distrettuale – contrarie all’etica di terzietà ed ai criteri di condotta di vita di un magistrato, nei confronti delle quali non può che esprimersi ferma censura, auspicando l’intervento del Consiglio superiore della magistratura per quanto di competenza”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Luglio 2018 - 19:55