In esclusiva per l’Italia, tra le eccellenze mondiali della slide guitar, sarà Joe Colombo ad aprire la quarta edizione del Baronissi Blues Festival. In formazione trio, Colombo sarà protagonista della kermesse che si caratterizza per la vocazione sempre più internazionale, martedì 17 luglio alle ore 21, rigorosamente adingresso gratuito. Ad impreziosire i live la suggestiva scenografia dell’Anfiteatro Comunale “Pino Daniele”, illuminato dal chiarore delle stelle. La Irno Valley si trasforma così nella patria del blues con un programma variegato che abbraccia le diverse sfumature del blues, teso al coinvolgimento di un pubblico sempre più eterogeneo tra i cultori del genere. Un viaggio in musica da New Orleans a Los Angeles, dalla Svizzera a Belgrado, fino a spingersi ai confini del mondo, alle radici del blues, con ampi slanci sulle nuove avanguardie, tra sperimentazioni e contaminazioni.
Nato e cresciuto in Svizzera, Joe Colombo ha cominciato a dedicarsi alla chitarra all’età di dodici anni, dopo che i genitori gli avevano fatto conoscere la musica di Jimi Hendrix, e all’età di 16 anni Joe suonava già in numerose band locali. Le sue doti di chitarrista e la sua tecnica slide si specializzano a vent’anni quando decide di trasferirsi a Los Angeles, suonando esclusivamente speciali chitarre Dobro elettrificate. Grazie al suo suono aggressivo ed energico è senza ombra di dubbio uno dei musicisti più interessanti nel panorama blues in Europa: Joe, infatti, suona al tempo stesso con trasporto ed energia, prendendo spunto dallo stile vibrante di grandi chitarristi contemporanei, come Johnny Winter, e Stevie Ray Vaughan, per andare poi più nei tradizionali meandri del più classico slide guitar blues. Colombo sa inoltre fondere con maestrìa la sua passione per la musica americana, rendendolo un musicista di grande spessore. Il suo album Natural Born Slider (2002) impressionò notevolmente la critica permettendogli di essere uno degli artisti figuranti negli album tributo a Jimi Hendrix “Voodo Crossing” e “Gipsy Blood”. Il suo nuovo album, StratoSlider (2017) è un intenso, energico blues strumentale contemporaneo ed è costituito da otto brani originali, tra i quali spicca Johnny D., dedicata a Johnny Winter, sua fonte di ispirazione.
L’apertura sarà affidata ai salernitani The Bubbles, unica band selezionata in rappresentanza del territorio campano. Una miscela di influenze anglo-americane e sonorità pop moderne che non tradisce la chiara matrice di ascendenza rock allegrone 60’s, con un rock & roll dalle melodie catchy, gusto vintage e sound tamarro. Il loro live show si distingue per il forte impatto scenico: abiti succinti, occhiali da donna e un vago senso di ambiguità.
Nel 2015 attraversano le frontiere e approdano a Torino dove si aggiudicano il primo posto del contest nazionale “Wanted Primo Maggio” infiammando il palco dell’Hiroshima Mon Amour con le loro chitarre scordate e la sessualità ambigua. La vittoria al Wanted apre loro le porte dei maggiori festival del nord Italia, e nello stesso anno intraprendono un tour tra le big cities del nord ed economici hotel di periferia. Nei mesi a seguire pubblicano in maniera totalmente indipendente il primo disco ufficiale dal titolo “Disc-One”, dal quale vengono estratti i singoli “Griderai”, “Nelle Luci” e “Misoginia”. Attualmente stanno lavorando al loro secondo album, la cui uscita è prevista entro la fine del 2018.
Il Baronissi Blues Festival è promosso dal Comune di Baronissi in sinergia con l’Associazione Culturale Tutti Suonati e con il patrocinio morale della Regione Campania.
Si rinnova inoltre il binomio blues e solidarietà attraverso la partnership, per il quarto anno consecutivo, con la Fondazione Avsi, impegnata in progetti di cooperazione per promuovere la dignità della persona, con particolare attenzione all’educazione dei bambini. Dopo il “sostegno a distanza” a favore degli ospedali della Siria e dei bambini dei campi profughi, l’edizione 2018 sostiene il progetto “Iraq. Un asilo per Qaraqosh” per ricostruire e ad aprire una nuova scuola dell’infanzia “perché il futuro parte dai bambini e la più grande emergenza mondiale è l’educazione”. Un programma della Campagna Tende che quest’anno sarà caratterizzata dalla parola “casa”, esplorata nel suo significato concreto e simbolico… “ concreto come gli edifici che vanno ricostruiti dove le milizie del terrore hanno incendiato o saccheggiato tutto e simbolico come richiamo al bisogno di cura proprio di ogni uomo e donna”.
Un asilo per sostenere i bambini e le famiglie che rientrano – dopo anni di vita da sfollati a Erbil – nel loro villaggio finalmente liberato dall’Isis, assicurando loro sicurezza. Educazione per i bambini, quindi, come fonte da cui ricominciare.
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