#iostocongiuseppe e #siamotuttigiuseppe sono i due hastag polemici che da ieri stanno facendo il giro dei social alimentati anche dal polemico manifesto funebre della sorella di Giuseppe Matarazzo. Il pastore di 45 anni di Frasso Telesino in provincia di Benevento è stato ucciso l’altra notte con tre colpi di pistola all’esterno della sua abitazione da qualcuno che gli aveva dato appuntamento per parlare e di cui si fidava. L’uomo era uscito il mese scorso dal carcere dopo aver espiato la sua condanna (11 anni di carcere per una presunta violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni del paese che poi si suicidò per la vergogna).Stava cercando di riprendere , tra le moltissime difficoltà, una vita normale, facendo lavoretti saltuari. Aveva cominciato a riprendere le vecchie amicizie. E sono quelli che oggi si scagliando contro gli assassini e contro la stampa rea di aver dato giudizi su uomo che comunque è stato giudicato colpevole dalla giustizia italiana. Molti cittadini del piccolo paese beneventano si sono schierati dalla sua parte compreso il parroco che chiede rispetto verso la famiglia. Intanto dal punto di vista delle indagini i carabinieri hanno già ascoltato una trentina di persone compreso i familiari. in maniera particolare la madre Evelina che si trovava in giardino quando l’assassino ha fuoco contro il figlio. La donna ha detto di aver visto un’alto nera e lunga fuggire dalla scena del delitto. probabilmente si tratta di una Bmw dalle foto mostrate dagli inquirenti. In questa indagini stanno collaborando anche i carabinieri che nel 2009 indagarono sulla presunta violenza sessuale e sul suicidio della ragazzina che poi portò all’arresto e alla condanna di Giuseppe Matarazzo. E naturalmente gli investigatori hanno ascoltato anche i genitori di Michela Iorillo, la ragazzina che si tolse la vita. Non si vuole lasciare nulla al caso. Si tratta di un’indagine delicata ma l’impressione e che presto si possa arrivare alla svolta.
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