Scafati. “Chi è stato eletto con i voti della malavita non è degno di rappresentare i cittadini”: il Partito democratico di Scafati chiede le dimissioni di Monica Paolino, consigliere regionale di Forza Italia, che secondo la sentenza emessa oggi dal Gup Emiliana Ascoli del Tribunale di Salerno è stata eletta con i voti della camorra. Il giudice ha condannato i vertici dell’organizzazione criminale Loreto-Ridosso, Gennaro e Luigi jr Ridosso e Alfonso Loreto ritenendoli colpevoli di corruzione elettorale e scambio di voto per le amministrative del 2013 e le Regionali del 2015 nelle quali furono eletti Angelo Pasqualino Aliberti come sindaco e la moglie Monica Paolino come consigliere regionale. Alla luce della sentenza il Pd di Scafati, con un post sulla pagina Facebook ha chiesto che Monica Paolino rassegni le dimissioni dalla Regione. L’esponente politico di Forza Italia è imputata per scambio di voto nel processo che si sta celebrando al Tribunale di Nocera Inferiore insieme al amrito e ad altri esponenti politici e non dell’amministrazione Aliberti. “Con la sentenza di oggi sono ufficialmente e giudiziariamente riconosciuti la corruzione elettorale che nel 2013 ha visto protagonista il clan Loreto-Ridosso, e lo scambio di voto politico-mafioso che nel 2015 – tramite lo stesso clan – ha connotato l’elezione del Consigliere Regionale Monica Paolino-Aliberti. Siamo dunque in presenza di un Consigliere Regionale che lo Stato certifica essere stato eletto con i voti della camorra: è un’onta insopportabile per le Istituzioni e per la nostra Città. Chiediamo pertanto le immediate dimissioni della Consigliera Regionale in questione: chi è stato eletto grazie ai voti della malavita non è degno di rappresentare i cittadini”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Luglio 2018 - 22:01