“Per fugare le nebbie dei nostri tempi bui, dobbiamo impugnare la spada della cultura”. Con questa frase Peppe Barra strappa l’ultimo caloroso applauso al pubblico, accorso numeroso ieri sera sul Belvedere di Capodimonte per ascoltare il suo concerto-spettacolo “E cammina cammina”, terzo appuntamento del Luglio musicale dedicato quest’anno al grande compositore italiano Gioacchino Rossini, nel centocinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa.
Oltre cinquemila sui prati – tra il pubblico anche il direttore Sylvain Bellenger e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – per ascoltare canzoni vecchie e nuove di autori diversi, in un crescendo di emozioni e di musica: dai maestri del passato come Nino Rota, Basile, Ferdinando Russo fino alla reinterpretazione dei brani di autori contemporanei come Vasame di Enzo Gragnianiello e Cammina, cammina di Pino Daniele, da Shampoo di Giorgio Gaber a No woman no cry di Bob Marley che diventa Non chiagnere chiù fino ai testi recitati di Tiempo in cui la creatività artistica del cantante e attore napoletano trova il picco più alto, in questo eterno cammino di musica e poesia. Gran finale con Tammurriata nera celebre canzone napoletana scritta nel 1944 da E. A. Mario (musica) ed Edoardo Nicolardi (testo). Al fianco di Peppe Barra sul palco del Belvedere Paolo Del Vecchio, chitarra-mandolino; Luca Urciuolo, pianoforte-fisarmonica; Ivan Lacagnina, percussioni; Sasà Pelosi al basso; Giorgio Mellone al violoncello.
Capodimonte si apre sempre di più a tutte le forme d’arte, ora Peppe Barra, grande, raffinato e colto maestro della musica popolare che narra e cura le ansie e le difficoltà delle nostre vite, dopo il successo del Festival di musica popolare, la mostra appena inaugurata di Paolo La Motta e quella di Carta Bianca. Capodimonte imaginaire e L’Opera si racconta con Konrad Witz, la rassegna di cinema – afferma il direttore del Museo e Real Bosco Sylvain Bellenger – promuoviamo la diversità culturale, sostenendo sempre senza compromesso la qualità, la conoscenza e la creatività intellettuale, ma anche la botanica, l’educazione ambientale, lo sport e la missione sociale dei musei che devono stimolare la curiosità nel pubblico, dare spazio alla differenza, alla cultura e alla libertà. Un museo è un luogo dove si impara l’arte di vivere e di rispettare l’altro, contro tutte le forme di oscurantismo, di chiusura e di restringimento identitario”. E continua: “Poi il bosco: un mondo intero aggiunto al museo di Capodimonte è la mia priorità nel 2018, ora sono più di 2 milioni i visitatori che sfruttano di questo gigantesco polmone verde. La mia direzione, senza compromessi, sostiene la gratuita del Bosco e di tutti i numerosi eventi in esso organizzati con sempre maggiore regolarità”.
Il concerto di Peppe Barra è stato promosso dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dall’associazione Amici di Capodimonte onlus, organizzato dalla Ravi Class Eventi e realizzato con il sostegno dell’azienda Rossopomodoro.
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