Il Festival dell’Impegno Civile arriva a Pignataro Maggiore. Lunedì 23 Luglio, negli spazi del bene confiscato alla camorra “Villa Imposimato”, avrà luogo una delle tappe dell’ undicesima edizione della manifestazione itinerante targata “Comitato Don Peppe Diana” e “Libera coordinamento provinciale Caserta”, volta a far conoscere e promuovere il riutilizzo sociale di immobili, terre e aziende, ritornati a disposizione della collettività, tolti dalle mani della criminalità organizzata.
Nello specifico questa tappa del festival è promossa da Apeiron cooperativa sociale, realtà impegnata nell’integrazione sociale i cui uffici sono ospitati proprio sul bene confiscato dedicato alla memoria della vittima innocente di mafia Francesco Imposimato, Cinemovel Foundation,festival di cinema itinerante contro le mafie che da anni porta in giro per il mondo un’idea di cinema come strumento di sviluppo culturale, sociale ed economico, il tutto con il partenariato del Comune di Pignataro Maggiore.
Si parte alle ore 10:00 con “Porte aperte ai più piccini – Art Animation”, con laboratori e
giochi per bambini di tutte le fasce di età. Alle 18:00 si entra nel vivo dell’evento con
l’incontro-dibattito “I diritti negati” a cui parteciperanno, il sindaco di Pignataro e presidente
della provincia di Caserta Giorgio Magliocca, l’Assessore ai Beni Confiscati Vincenzo
Romagnuolo, il presidente della cooperativa Apeiron Emiliano Sanges. Lo scrittore
Marco Ehlardo, esperto di migrazioni, asilo e accoglienza per rifugiati presenterà il suo
“Terzo settore in fondo:cronistoria semiseria di un operatore sociale precario” romanzo
ironico ricco di spunti riflessivi sui diritti dei migranti e dei lavoratori precari.
Alle 19:30 avrà luogo l’ assemblea Costituente del Presidio Associazione Libera
Pignataro, aperta a tutte le realtà associative e a singoli partecipanti, occasione per esporre
nuovi progetti e delineare le finalità che questo nuovo centro di legalità e giustizia sociale
propone.
Alle 21:30 sarà proiettato, a cura di Cinemovel, il film “Sono Tornato” di Luca Miniero, un
ritratto dello stivale forse più tragico che comico, incentrato sul surreale ritorno di Mussolini
sulla terra. Uscito nelle sale poco prima delle ultime elezioni politiche, il film coglie bene la
deriva italiana verso l’odio e l’intolleranza di un popolo dalla memoria troppo corta e confusa.
Una giornata piena di contenuti che vede trasformarsi Villa Imposimato in un organo vitale
nel segno del recupero da parte della collettività, di luoghi per troppo tempo sfruttati da chi
ha angustiato queste terre con soprusi e violenza.
Articolo pubblicato il giorno 20 Luglio 2018 - 17:19