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E’ caccia agli altri componenti della baby gang di Casavatore legata agli Amato-Pagano

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Casavatore. Si sta cercando di identificare i complici dei cinque componenti della baby gang arrestata ieri e che la sera del 28 marzo scorso nel centro di Casavatore aveva aggredito senza motivo due ragazzi di 15 e 16 anni che stavano facendo ritorno a casa. Ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Collocamento in Comunità emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli a carico di 5 minori (2 fratelli di 16 e 15 anni di Casavatore, un 14enne di Casoria, un 16enne di Casavatore e un 17enne di Casoria, nel frattempo diventato maggiorenne). Si tratta di giovani appartenenti a famiglie legate al clan Amato-Pagano, ragazzini cresciuti con il mito di Gomorra e della camorra. I due fratelli in particolare, che secondo gli investigatori era i leader della baby gang, sono parenti diretti dei Pagano. Nel corso delle indagini sono emerse gravi responsabilità in merito a quella aggressione anche per altri tre ragazzi, appena tredicenni e quindi non imputabili: se la sono cavata con una segnalazione al Tribunale dei minori, poi sono stati riaffidati alle rispettive famiglie. I carabinieri ne stanno cercando almeno altri cinque che quella sera picchiarono con uno sfollagente e una noccoliera i due malcapitati. Li lasciarono sanguinanti in strada dopo averli pestati selvaggiamente. I due feriti avevano la colpa di essere di Casoria e quindi secondo gli aggressori andavano punti per ritorsione perché i due fratelli legati ai Pagani erano stati picchiati qualche mese prima da una banda di ragazzi di Casoria.La dettagliata ricostruzione fatta dalle due giovani vittime ha consentito agli investigatori di raccogliere le prove a carico dei cinque. C’è stato anche un lavoro attraverso i social che ha permesso di individuare il gruppo. Lo scenario dentro il quale è maturata l’aggressione è da brividi se si considera che nella banda ci sono anche ragazzini che frequentano ancora le scuole medie. C’è da qualche anno infatti una sorta di  linea di confine che demarca il controllo della baby gang tra Casoria e Casavatore: ed è tra via Marconi (nel comune di Casoria ) e via Locatelli ( nel comune di Casavatore. Ebbene li, come hanno dimostrato le indagini degli investigatori, le giovani bande dei due comuni si fronteggiano spesso a suon di bastoni e coltelli. Non a caso dopo l’aggressione ai due giovani di Casoria nella piazza della Repubblica comparvero le scritte “Di Casoria me sbatto le palle. Casavatore Regna”. E ora, purtroppo si aspetta, una nuova vendetta da parte dei ‘casoriani’.


Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2018 - 09:24

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