Mezzo secolo di carcere per i pusher della periferia tra Castellammare e Torre Annunziata. E’ la richiesta invocata dal pubblico ministero Antonella Lauri – dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Cri- scuolo nel processo che si sta svolgendo con rito abbreviato. Per Raffaele Giorgio, ritenuto il capo della banda di pusher che agiva nella zona di Rovigliano, la Procura ha invocato la pena di 8 anni di reclusione. Per Salvatore Montemurro (vicino al clan Gionta) e Salvatore Di Martino sono stati chiesti rispettivamente 6 anni e 2 anni e 4 mesi di galera, mentre per Luigi Gallo e Alfonso Formisano la richiesta è rispettivamente 6 anni di carcere e 2 anni e 8 mesi di reclusione. Chiesta la condanna anche per i componenti del gruppo stabiese dell’organizzazione criminale, per Francesco Masella (6 anni e 4 mesi), Rocco Mellone (7 anni) , Giuseppe Tremodi (4 anni), e Giovanni Espedito (4 anni). I pusher erano stati arrestati lo scorso novembre 2017 dai carabinieri stabiesi. “Bastava una semplice chiamata sul cellulare per prenotare la cocaina – ha det- to in aula il pm -. Poi bisognava recarsi direttamente sotto casa dei pusher per avere la merce. Dopo uno squillo la droga veniva lanciata da una piccola finestra”. Il mese scorso Rosa Fiorillo, 49 anni di Torre Annunziata ha patteggiato 2 anni e 4 mesi di pena, 4 anni, invece, lo stabiese Espedito Orvelli, di 47 anni.
Articolo pubblicato il giorno 4 Luglio 2018 - 09:38