Roma. “Misure blande e contraddittorie sul gioco d’azzardo nel cosiddetto decreto Dignità. Il governo si limita a vietare la pubblicità ma finisce addirittura col finanziare la misura con nuove tasse proprio su slot machine e videolottery, le quali mandano in rovina milioni di persone”. Lo dichiara Michela Rostan, deputata Leu, vicepresidente della Commissione Affari sociali, a margine dell’audizione tenuta oggi dal Ministro Di Maio. “Sarà vietata – continua la deputata – a quanto pare, “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro”. Ma si prevede di aumentare il prelievo erariale unico (Preu) dello 0,5 su Slot e Videolottery, portando le rispettive aliquote al 19,5% e al 6,5% della raccolta. Lo Stato, insomma, da una parte vieta la pubblicità e dall’altra pensa di continuare a fare cassa sulla pelle della gente. Sul tema c’è da fare molto, ma molto di più. Bisogna portare avanti una battaglia di civiltà: coniugare il diritto al gioco, al divertimento, con quello di non vedersi spogliati di tutti i propri averi a causa di una patologia subdola che non deve essere incoraggiata dallo Stato. Con un volume d’affari di 86 miliardi di euro l’anno siamo di fatto diventati la più grande sala da gioco d’Europa e del mondo. Cinquantaseimila videolottery installate fanno impressione. Non basta il divieto di pubblicità. Bisogna introdurre forti limitazioni al gioco d’azzardo”.
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