Dal 30 luglio al 2 settembre torna nel magnifico Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore a Napoli, “Classico Contemporaneo”. Si parte quindi lunedì 30 luglio alle ore 21.30 con “Il Gioco dell’amore e del caso di Pierre De Marivaux, per la regia di Mirko Di Martino, aiuto regia Titti Nuzzolese. Con Antonio Buonanno, Antonella Liguoro, Tommaso Sabia, Alessia Thomas, Gabriele Savarese, lo spettacolo replica martedì 31 e mercoledì 1 agosto alle 21.30. Il capolavoro di Marivaux rivive in versione contemporanea, agile e divertente, con un cast giovane e con tanto spazio all’amore e al gioco, agli equivoci e ai travestimenti. Giovedì 2 agosto (ore 21.30), Raffaello Converso in concerto: un meraviglioso, imperdibile concerto tra Napoli e la Spagna, con brani tratti di diverse epoche della storia e del costume, musicalmente rivisitati in un sound di etnia mediterranea.
Venerdì 3 agosto 2018 (ore 21.30), “Quatt’ manc’ tre” – La lezione di Ionesco. Drammaturgia di Mauro De Simone, regia Alessandro Tedesco, con Mauro De Simone, Alessio Sordillo, Alessandro Tedesco.
Il capolavoro di Ionesco denuncia l’assurdità della vita e dei rapporti sociali grazie all’universo della parodia: un dramma comico riscritto in lingua napoletana.
Sabato 4 agosto (ore 21.30), “Mi chiamo Mimì” – Mia Martini tra prosa e musica, di e con Sarah Falanga. Mia Martini è un mito moderno della musica leggera Italiana. A circa vent’anni dalla sua scomparsa, la cantante è più libera è presente che mai. Lo spettacolo consegna al pubblico la storia di un uomo che ha amato Mimì, forse a sua insaputa.
Il programma prosegue domenica 5, sempre alle 21.30, con “‘O Flauto Maggico”, tratto da Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart. Drammaturgia e regia Mirko Di Martino
con Orazio Cerino e le musiche dal vivo di Bruno Tomasello. Si tratta di uno spettacolo di narrazione con musiche e rumori eseguiti dal vivo, adatto a grandi e piccoli. La lingua utilizzata è un misto di italiano e napoletano, di prosa e versi. La colonna sonora stravolge l’originale partitura di Mozart con suoni mediterranei ed elettronici. Lunedì 6 agosto, ore 21.30, “Troiane. Figlie di un dio minore” da Euripide per la regia di Iole Vyolette Schioppi e Umberto Salvato. Con Clara Bocchino, Beatrice Vento, Giovanna Landolfi, Marialuisa Bosso, Angela Garofalo. Una trasposizione in lingua napoletana delle Troiane di Euripide. La riscrittura prende a modello la tragedia greca cogliendo l’eterno contemporaneo della civiltà classica.
A seguire: Martedì 7 agosto ore 21.30 “Maria Stuarda”, liberamente tratto da Maria Stuart di Friedrich Schiller con Marta Bettulo. Adattamento e regia Stefano Eros Macchi. La famosa e potente tragedia di Schiller rivive in monologo a due voci che ripropone lo scontro fra due regine, Maria ed Elisabetta, tra loro anche sorelle. Mercoledì 8 agosto ore 21.30 “Cyrano Station” da Edmond Rostand con Alessandro Balletta, Fortuna Liguori, Gaetano Migliaccio per la regia di Roberto Ingenito. Un’ispirata passeggiata tra le righe, i racconti, i versi di poeti profondamente innamorati o tremendamente bugiardi. L’amore vive tra i versi dei poeti. Ma se fosse solo l’invenzione di un dio beffardo? Giovedì 9 agosto “Orfeo. Piombato giù” di Cristian Izzo. Tratto da Rilke, Nietzsche, Pavese, Savinio è diretto e interpretato da Roberto Azzurro. Il pastore che insegue la Luna e della Luna si trova a ragionare, diviene Leopardi stesso, poeta. Così le parole di Rilke, di Pavese, di Savinio e le altre, non hanno più autore. Venerdì 10 agosto “L’incoronata. Luisa Sanfelice”, drammaturgia di Emanuele Tirelli con Iolanda Salvato, Maia Salvato, Laura Pepe, Salvatore Veneruso per la regia Iolanda Salvato. Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, il fantasma di Luisa Sanfelice appare per vendicarsi di Ferdinando di Borbone. Incoronata madre della patria, rea di stato e fedifraga, Luisa ha salvato momentaneamente la Repubblica Napoletana del 1799.
Sabato 11 agosto (ore 21.30) Monica Pinto in concerto con “Canzoni napoletane fra tradizione e modernità”. Con Ernesto Nobili alla chitarra, è il concerto in cui la voce intensa e passionale di Monica Pinto, incontrando gli arrangiamenti originali di Ernesto Nobili, crea un codice nuovo che guarda al linguaggio classico tradizionale ma include sonorità moderne. Domenica 12 agosto (ore 21.30), “Gli innamorati 2.0” da Carlo Goldoni. Regia di Andrea Cioffi con Alessandro Balletta, Andrea Cioffi, Viola Forestiero, Sara Guardascione, Franco Nappi. Lo spettacolo è ambientato in una dimensione sospesa tra presente e passato: le convenzioni sociali che attanagliano i protagonisti di Goldoni sono le stesse tensioni “social” che ci imprigionano oggi. Lunedì 13 agosto (21.30), “Gemelli si, fratelli no” di Raffaele Speranza tratto da “Il Paradosso sull’attore” di Diderot e “Don Giovanni” di Molière con Ernesto Lama e Antonio Speranza per la regia di Ernesto Lama.
Lo spettacolo è liberamente ispirato al “Paradosso sull’attore”, un trattato sull’arte drammatica scritto da Denis Diderot tra il 1770 ed il 1780. Cosa accadrebbe se un attore usasse la sua tecnica giù dal palco, con le persone che incontra nella vita quotidiana?
Martedì 14 agosto (21.30) “Socrate Superstar” di Antonio Gargiulo da Platone, Aristofane e Antistene per la regia di Antonio Gargiulo con Arianna Cristillo, Antonio Granatina, Antonio Gargiulo, Sara Saccone, Dalila Paragliola, Andrea Pacelli.
Un racconto fedele dei fatti e dei principi fondanti del pensiero socratico, condito con aneddoti, con uno spirito leggero, divertito quanto è possibile per gustarsi il bel pensiero e invitare a goderne assieme anche gli spettatori. Mercoledì 15 agosto (21.30) “Ferragosto al Chiostro”. Giovedì 16 agosto 2018 (ore 21.30), “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta per regia di Salvatore Sannino con Salvatore Sannino, Danilo Rovani, Veria Ponticiello, Maurizio Fiorillo, Flora Volpicelli, Giorgio Anzuoni, Adriano Fiorillo, Luca Lombardi, Giuseppe Di Gennaro, Giovanna Sannino, Stefania Ciancio. Il capolavoro comico di Eduardo Scarpetta rivive in un allestimento veloce, essenziale, attualissimo.
Venerdì 17 agosto 2018 ore (21.30) “Pulcinella morto e risorto”, testo e regia di Alessandro Paschitto, con Alessandro Paschitto, Raimonda Maraviglia, Mario Autore. Che accadrebbe se Pulcinella, servo infernale di Lucifero, fosse scacciato, costretto a tornar sulla terra, addirittura a iscriversi all’Università? Se dovesse tornare a vivere in casa della Madre, se fosse costretto a incontrare la sua vecchia fiamma? Sabato 18 e domenica 19 agosto (21.30), “Il barbiere di Siviglia” da Pierre de Beaumarchais e Gioacchino Rossini. Progetto e regia di Gianmarco Cesario. Con Gennaro Ciotola, Ivan Improta, Carlo Liccardo, Francesco Luongo, Enzo Padulano, Laura Pagliara, Giuseppe Madonna. Arrangiamenti musicali di Mariano Bellopede In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte di Gioacchino Rossini, lo spettacolo rielabora il libretto originale attraverso la contaminazione con il copione di Beaumarchais, riarrangiando l’opera in chiave moderna. Lunedì 20 agosto (21.30), “Come una capinera”, liberamente tratto dal romanzo di Giovanni Verga “Storia di una capinera”. Con Anna Rita Vitolo, Roberto Matteo Giordano, Francesca Annunziata, Alfio Battaglia, Mattia Coppola, Maria Sperandeo. Adattamento e regia Roberto Matteo Giordano.
Lo spettacolo utilizza il linguaggio dell’amore e della sua varietà di sentimenti ed emozioni per narrare la vicenda della religiosa Maria. Gioia, felicità, ma soprattutto paura, follia, ossessione scandiscono il ritmo di una narrazione cupa. Martedì 21 agosto (21.30), “Love Cabaret”, tratto da L’Arte di amare di Ovidio di e con Rebecca Furfaro e Raimonda Maraviglia. Regia di Daniele Sannino. Ovidio scriveva dell’arte della conquista e della seduzione. Cosa accadrebbe se provassimo ad attuare oggi i suoi suggerimenti? Due donne, in chiave cabarettistica, proveranno a spiegarlo seguendo in un comico, grottesco e fin troppo realistico spettacolo. Mercoledì 22 agosto ore 21.30, “Pino Daniele in Blues 4 Ever” per la regia di Ivan Improta. Con Gianni Scardamaglio, Simona Vergara e Francesca Romana Bergamo musicisti Giancarlo Sannino, Luca Mattei, Claudio Vergara, Paolo Tarallo, Vincenzo Paolo Lo Schiavo. Un percorso emozionale che riconduce il pubblico nei luoghi della Napoli di Pino Daniele per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne. Emergono la vita e gli incontri di un uomo unico, tra appocundria, musica e poesia.
Giovedì 23 agosto (21.30), “Con permesso, don Raffaè”, liberamente ispirato alla canzone di Fabrizio De Andrè. Con Federico Moschetti e Irene Scialanca. Ispirandosi a De Andrè, lo spettacolo identifica nei personaggi tragicomici di questa vicenda “italiana” le maschere della Commedia dell’Arte: Don Raffaè diventa Pantalone, Pasquale il brigadiere incarna uno “zannesco” Arlecchino. Venerdì 24 agosto (21.30), “La morsa e cecè” di Pirandello. Con Chiara Caroletti, Matteo Cecchi, Ilario Crudetti, Salvatore Iermano, Ilaria Mariotti, Emiliano Pandolfi. Regia di Salvatore Iermano.
“La morsa”, primo testo pirandelliano ad essere mai messo in scena, è la crudele storia di un adulterio. “Cecè” è un testo inconsueto per Pirandello, con una vicenda scherzosa e una leggerezza e un brio insoliti. Sabato 25 agosto (21.30), “Domenico Modugno. Prima del Mito”, scritto e interpretato da Andrea Martina e Giuseppe Fiorante. Tra prosa e musica, lo spettacolo racconta il grande Domenico Modugno che ritorna a Polignano a Mare, dove è cresciuto, e ripercorre un viaggio che parte dalla sua infanzia, passa dalle sue prime canzoni in dialetto salentino e arriva al successo mondiale. Domenica 26 agosto (21.30), “Le supplici” da Eschilo. Con Chiara Di Bernardo, Maria Teresa Vargas, Arianna Cristillo, Valentina Martiniello, Giusy Ruggiero, Rossella Scialla, Antonio Granatina, Luca De Rosa per la regia di Giuliano Casaburi e Antonio Granatina. Un coro di donne che vive e canta l’esilio, la precarietà, la speranza. Una storia che affonda le radici nel mito e protende all’avvenire, una fuga attraverso il mare e l’approdo ad una terra sognata. Lunedì 27 agosto (21.30), “Faccia gialla”, scritto e diretto da Margherita Romeo. Con Dario Tucci, Margherita Romeo, Antonella Raimondo, Angela Tamburrino e Giuseppe Fiscariello. Lo spettacolo è suddiviso in quadri, attraverso i quali lo spettatore vivrà il passaggio che c’è stato tra il paganesimo, di cui San Gennaro è simbolo, al cristianesimo delle origini. E’ un teatro d’immagine, di racconto, visionario e documentaristico. Martedì 28 agosto (21.30), “Campanile o campanilismo” da Achille Campanile. Con Angelo Perrotta, Melania Pellino, Laura Orabona, Rino Costanzo, Mario Coppeta, Nadia Scafaro per la regia Angelo Perotta. La compagnia teatrale d’Oscar non versa in buone acque e va in scena con la presenza in sala del produttore Calamari che dovrebbe acquistare il loro spettacolo. Durante la visita del produttore, il cameriere ne combina di tutti i colori. Mercoledì 29 agosto (21.30), “Yerma (Jetteca)” di Fabio Di Gesto da Federico Garcia Lorca. Con Chiara Vitiello per la regia di Silvio Fornacetti e Fabio Di Gesto. Lo spettacolo ha vinto il PREMIO REBU’ 2018. E’ Una riscrittura in napoletano di “Yerma”, la grande tragedia di Federico Garcia Lorca. Yerma è il dramma di una donna sterile, raccontato con un linguaggio potente, popolare e poetico. Giovedì 30 agosto (21.30), “Anfitrione. L’ospite inatteso”. Libero adattamento da Plauto regia di Lello Serao con Maria Basile, Agostino Chiummariello, Biagio Musella, Sergio DEl Prete ed Emanuela Tondini. In questa messa in scena, il napoletano è usato come lingua di riferimento per i personaggi umani, un dato che non tradisce l’opera, ma ne avvalora il senso e il significato. Lo spettacolo si nutre di forme di teatro come il Varietà, con motivetti orecchiabili e canzonette allusive.
Organizzato da Teatro dell’Osso e Tram – Teatro Ricerca Arte Musica, in collaborazione con ARIES Teatro ed eventi, la direzione artitica è di Miko Di Martino e Gianmarco Cesario.
Biglietti: intero € 13,00 e on line €10,00
Abbonamenti: 3 spettacoli € 27,00 – 7 spettacoli € 49,00
Biglietti on line: http://www.teatrotram.it
Prenotazioni: 342 1785930 (whatsapp), tram.biglietteria@gmail.com
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