La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha stabilito la sanzione di 2 mesi di perdita dell’anzianità professionale per il magistrato Vincenzo Ferrigno (ex pm prima alla Procura di Torre Annunziata e poi a Napoli) in relazione a fatti avvenuti mentre era in organico alla procura della Repubblica di Firenze come sostituto procuratore. E’ quanto deciso a Palazzo dei Marescialli, a Roma, sede dell’organo di autogoverno della magistratura. Nel 2015 Ferrigno aveva chiesto gli arresti domiciliari per un medico con la cui ex moglie aveva intrapreso una relazione sentimentale. La donna aveva denunciato il marito per averla minacciata di morte e il fascicolo venne assegnato al pm Vincenzo Ferrigno. Il magistrato per due volte chiese l’archiviazione ed entrambe le volte il gip respinse le richieste. Ferrigno quindi, nel prosieguo degli accertamenti, ebbe modo di conoscere i due coniugi e così nacque una relazione con la donna. In questa fase successiva il magistrato chiese gli arresti domiciliari del medico.
Il pm è stato già rinviato a giudizio per questa storia e andrà a processo il 18 settembre con l’accusa di abuso d’ufficio (sono cadute invece quelle di falso e di corruzione), dopo l’esposto presentato dall’ex marito, sulla base di sue indagini con un investigatore privato.In alcuni filmati, trasmessi dalla trasmissione Le Iene del 12 febbraio 2017 si vede la moglie che entra la sera, sul tardi, a casa del magistrato Ferrigno per uscire furtiva la mattina dopo, molto presto. Durante una separazione burrascosa la donna denuncia il marito per maltrattamenti, per due volte. Il fascicolo viene assegnato al pm Ferrigno che, non ritenendo fondate le accuse, per due volte chiede l’archiviazione. Il gip, il giudice per le indagini preliminari, però chiede al pm di fare ulteriori accertamenti.
Proprio durante questi “accertamenti” Ferrigno conosce meglio i due coniugi. Conosce meglio soprattutto la moglie con cui sarebbe nata una relazione. Di sicuro nel 2016 cambia completamente opinione: chiede la revoca della richiesta di archiviazione e gli arresti domiciliari del marito. Cosa gli avrà fatto cambiare idea? “Non l’ho mai menata, non sono un tipo violento”, aveva spiegato il marito, medico, a le Iene. Nel frattempo, il fascicolo su di lui per maltrattamenti è stato trasferito a un altro magistrato e il medico è stato comunque rinviato a giudizio.
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