Vivere di più si può, anche nella Terra dei fuochi, con una dieta accurata e con un corretto stile di vita. I risultati di una ricerca fatta sul territorio sono stati presentati dall’Ordine Nazionale Biologi, che ha riunito duecento suoi iscritti nella sala conferenze dell’Agriturismo Borgorosa.Il presidente dell’Onb, Vincenzo D’Anna, ha aperto i lavori affermando che “l’intossicazione da metalli pesanti può essere fronteggiata con l’uso di prodotti di questa terra, come il grano autoctono, ricco di selenio, che disattiva sostanze tossiche come il mercurio e le fa espellere attraverso le feci, diminuendo il rischio di infiammazione”.
“Terra dei fuochi. La linea di partenza”, questo il titolo dell’iniziativa che ha visto la partecipazione, come relatori, di ricercatori impegnati nel trovare una connessione tra l’alimentazione e la disintossicazione dell’organismo umano dai metalli pesanti, diffusi nei territori inquinati.“La Terra dei fuochi – ha detto Andrea Del Buono, medico ricercatore – deve diventare la terra del riscatto. Per disintossicarsi dai metalli pesanti non esiste un ingrediente magico, ma è necessario un corretto stile di vita, anche in relazione all’alimentazione. Bisogna abituarsi quotidianamente a saper utilizzare correttamente il cibo”.
“Le sostanze tossiche, come la diossina, agiscono sui geni umani e portano trasformazioni cellulari incontrollate, da cui scaturiscono patologie e un precoce invecchiamento”, ha affermato il virologo Giulio Tarro, già candidato al Nobel.Ma scegliendo correttamente gli alimenti, è possibile fare prevenzione e depurarsi. “La dieta detox – ha spiegato il biologo Armando D’Orta – consiste in un sistema oncostabilizzante e immunoprottettivo. Nella pratica, vengono utilizzati alimenti con bassi fattori di crescita a prevalenza di proteine vegetali, grani antichi realmente mediterranei e germogli. Si evidenzia, inoltre, l’importanza dell’utilizzo dell’estratto di frutta e verdura per preparare in casa un prodotto ricco di fitocomplessi (vitamine), minerali e cellule staminali vegetali (germogli). Un vero e proprio elisir di lunga vita. Tant’è che gli effetti positivi di questa dieta sono stati verificati attraverso l’analisi del capello su un campione di centenari coinvolti nelle nostre ricerche. Evidentemente non dobbiamo disperdere il patrimonio della nostra tradizione alimentare”.
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