Beni mobili e immobili, oltre a rapporti finanziari per un valore di oltre un milione di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato al 54enne imprenditore dei rifiuti di Casal di Principe, Luigi Ferraro, fratello dell’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola, condannato per concorso esterno in camorra per legami con i Casalesi. Luigi Ferraro e’ stato raggiunto dal provvedimento di prevenzione emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere perche’ ritenuto, come il fratello, legato da sempre al clan, in particolare alla famiglia Schiavone. La moglie di Ferraro e’ cugina diretta del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone, da anni in carcere al 41bis. Dalle indagini realizzate dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Caserta e dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, e’ emerso che il patrimonio di Ferraro sarebbe frutto delle attivita’ criminali del clan; sigilli sono stati posti a due fabbricati e 34 terreni ubicati nelle province di Caserta e Foggia, un’auto e numerosi conti-correnti. Per gli inquirenti i fratelli Ferraro avrebbero acquisito una posizione di assoluto rilievo nel settore del trattamento dei rifiuti grazie ai legami con il clan dei Casalesi; le loro aziende hanno ottenuto negli anni decine di appalti dai Comuni, ricevendo spesso interdittive antimafia dalle prefetture; da qui l’intestazione di beni a teste di legno, che e’ costata ai fratelli Ferraro numerose contestazioni di interposizione fittizia. Il ruolo di assoluto rilievo nel campo dei rifiuti, ha permesso allo stesso Luigi Ferraro di essere assunto al Consorzio Unico di Bacino, dove ha gestito importanti servizi per gli enti locali.
Articolo pubblicato il giorno 24 Luglio 2018 - 21:44