Si è tenuta stamattina, presso l’aula bunker della casa circondariale di Poggioreale, l’ultima udienza del processo a carico del clan Troia di san Giorgio a Cremano, con a capo la donna boss Immacolata Iattarelli. Pene altissime per il clan Troia, alleato dei Rinaldi della “46” al rione Villa di di S.Giovanni a Teduccio. In alcuni casi le condanne hanno superato le richieste del pubblico ministero. I fratelli Alfredo, Danilo e Francesco si sono visti comminare 20 anni di carcere a testa; stessa pena anche per la mamma Immacolata Iattarelli. Pena estremamente bassa invece per Bronzino Salvatore: anni 3 di reclusione. Per “Totore”, difeso dai penalisti Giuseppe Milazzo e Marco Bernardo, la direzione distrettuale antimafia partenopea aveva chiesto 8 anni di carcere, sostenendo che il capo piazza del Parco del Sole avesse contatti col clan di Enzo Troia. Nelle informative dei carabinieri locali si leggeva di alcune incomprensioni tra Bronzino ed Enzuccio detto Gelsomino, perché il primo avrebbe smerciato, in passato, cocaina in zona senza versare la relativa quota impostagli. Il GIP, però, ha accolto le argomentazioni della difesa escludendo l’aggravante mafiosa, per non aver favorito gli scissionisti degli Abate. L’ambiguità delle conversazioni intercettate, evidenziata dai difensori nel corso delle discussioni e nelle memorie difensive depositate, oltrechè la mancanza nel fascicolo di un verbale di sequestro riportato nelle fonti di prova, hanno svilito il tenore dell’accusa nei confronti di Bronzino. 10 anni di carcere, invece, per Andrea Bellini, depositario della sostanza stupefacente. Solo 4 anni per Bruno Bisignano, assistito dagli avvocati Francesca Migliaccio e Fabiana Francesca. Ora, bisognerà aspettare 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Dunque il GIP di Napoli, Claudia Picciotti, tra circa tre mesi, darà modo di comprendere qual è stato il percorso logico e argomentativo che l’ha portata ad assecondare le tesi difensive solo di alcuni degli avvocati che costituivano il collegio difensivo.
LE CONDANNE
APREA CONCETTA 5 ANNI E 4 MESI
BELLINI ANDREA 10 ANNI
BISOGNANO BRUNO 4 ANNI
BRONZINO SALVATORE 3 ANNI
CARROTTA MARCELLO 9 ANNI E4 MESI
CASTELLANO LUIGI 4 ANNI
D’AMATO CIRO 10 ANNI
DE PONTE GIOVANNI 12 ANNI
DI DOMENICO COSIMO 18 ANNI E 8 MESI
FERRARA GENNARO 18 ANNI E 8 MESI
GALLIFUOCO MARCO 8 ANNI
IATTARELLI IMMACOLATA 20 ANNI
MONTELLA GENNARO 18 ANNI E 8 MESI
NICCOLO’ ANIELLO 10 ANNI
SIANO SALVATORE 12 ANNI
TROIA ALFREDO 7 ANNI
TROIA DANILO 20 ANNI
TROIA FRANCESCO 20 ANNI
TROIA VINCENZO (cl.’79) 20 ANNI
TROIA VINCENZO (cl.’93) 12 anni
VICCHIARELLO GIOVANNI 9 ANNI
Inoltre per tutti gli imputati è stata dichiarata l’iterdizione perpetua dai pubblici uffici tranne che per Bruno Bisignano, salvatore Bronzino e Luigi Castellano, per la durata di 5 anni. Infine per la donna boss Immacolata Iattarelli e i figli Francesco e Vincenzo anche la libertà vigilata d anni 5 una volta espiata la condanna.
Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2018 - 22:08