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Camorra, chiesti 350 anni di carcere per i reduci dei Lo Russo e gli scissionisti Nappello

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Oltre tre secoli e mezzo di carcere: richieste pesantissime da parte della Dda di Napoli nei confronti dei reduci del clan Lo Russo di Miano e degli scissionisti del clan Nappello. In 25 hanno fatto ricorso al rito abbreviato sperando nella clemenza dei giudici nelle richieste di condanna. Il blitz contro i 40 esponenti della camorra di Miano, Piscniola, Chiaiano, Mianella e il rione Don Guanella scattò all’alba del 20 novembre scorso e riguardava ben 40 nuovi affiliati. Tra questi molti giovani insodpettabili che oltre a controllare le 14 piazze di spaccio indicate del boss pentito Carlo Lo Russo si erano trasformati anche in killer. Un’ordinanza di custodia cautelare composta da oltre mille pagine  quella firmata dal gip Francesca Ferri che spiegò: “Non è certamente l’arresto ed il pentimento di Carlo Lo Russo, reggente in epoca recente per un breve lasso temporale, ad aver determinato la fine del clan. Come emerge anche dalle recenti dichiarazioni collaborative vi è stata una riorganizzazione interna che ha consentito ad uomini di spessore ancora in grado di operare sul
territorio, come Valerio Nappello, di prendere in mano le redini dell’organizzazione garantendo una continuità. Non va dimenticato che ci sono ancora appartenenti alla famiglia Lo Russo ‘irriducibili’ come Peppe Lo Russo ma anche come i più giovani Lellè (Carlo Lo Russo, omonimo figlio del capo clan pentito), Enzo Lo Russo ‘o signore ed Enzo Lo Russo figlio di Carlo, le cui pene temporanee non consentono di esprimere una prognosi negativa in ordine alla prosecuzione della vita del clan. D’altra parte, come più volte detto, è proprio la storia del clan dei capitoni ad aver insegnato che i pentimenti e le condanne non hanno mai impedito agli affiliati liberi nei diversi momenti storici di fronteggiare le ‘crisi’ dell’organizzazione garantendo la prosecuzione delle illecite attività idonee a rimpinguare le casse del clan e, dunque, il sostegno ai detenuti, anche in attesa delle scarcerazioni dei vertici dell’organizzazione”.

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LE RICHIESTE DI CONDANNA

ACETO ANNA 14 ANNI
CRISTILLI ANTONIO 12 ANNI
SANSONE MARIO 12 ANNI
DAVIDE DAVIDE 20 ANNI
SANNINO ANTONIO 20 ANNI
CANGIANO SALVATORE 20 ANNI
FONTANA GIUSEPPE 20 ANNI
DI NAPOLI CARMINE 20 ANNI
DE MARTINO VINCENZO 14 ANNI
SARNATARO AGOSTINO 10 ANNI
CHIANESE DOMENICO 14 ANNI
DI FENZA EUGENIO 12 ANNI
MARANO MICHELE 12 ANNI
RUOCCO GENNARO 12 ANNI
GEMITO PIETRO 12 ANNI
PISTONE MASSIMILIANO 12 ANNI
SIBILLO CRISTOFORO 12 ANNI
SPINA CIRO 10 ANNI
TORRE GIUSEPPE 12 ANNI
STAITI RENATO 12 ANNI
STAITI VINCENZO 12 ANNI
PECORELLI DAMIANO 14 ANNI
MIRAGLIA SALVATORE 14 ANNI
BOSTI ETTORE 10 ANNI
D’ANGELI GIUSEPPE 10 ANNI


Articolo pubblicato il giorno 23 Luglio 2018 - 07:49 / di Cronache della Campania


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