La “Terra dei fuochi” come “linea di partenza”: cancro, sopravvivenza, qualità di vita e guarigione, tra oncologia medica istituzionale e medicina integrata. Si discuterà di questo, sabato 7 luglio, a partire dalle 8,30, nel convegno organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi negli spazi dell’Agriturismo Borgorosa, in via Bottacce a Francolise (Caserta). Sarà il presidente dell’ONB, sen. Vincenzo D’Anna, ad introdurre i lavori di un evento, quello casertano, interamente dedicato alla “Terra dei Fuochi” ed alle sue criticità, con particolare riferimento agli effetti cancerogeni prodotti dall’inquinamento ambientale. Nel corso del convegno, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi e dalla Fondazione DD Clinic Research Institute Onlus, sarà presentato, a cura dei dottori Andrea Del Buono, Raffaele Di Francia e Lanfranco Iodice, un “progetto pilota di screening, di educazione alla popolazione e di terapia detox sulle popolazioni esposte in aree ad alto rischio da metalli tossici ambientali”. Del collegamento tra “mortalità del cancro” e “anomalie congenite con l’esposizione dei rifiuti in Campania” tratterà, invece, il prof. Giulio Tarro mentre del seme umano inteso come “sentinella dell’inquinamento”, parlerà il professor Luigi Montano.
Al tavolo dei relatori siederanno anche Eugenio Luigi Iorio (“Metalli pesanti e stress elettrofilo, ovvero come ci si ammala nella Terra de fuochi”), Stefania Papa (“esposizione alla contaminazione ambientale: analisi e tracce dei metalli nei capelli”); Paolo Lissoni, Armando D’Orta, Massimiliano Berretta, Bruna de Felice e Giovanni Abbadessa.
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