La Givova Scafati chiude il mercato acquisti estivo, concludendo un ottimo affare ed ingaggiando per la stagione agonistica 2018/2019 il pivot extracomunitario, di nazionalità statunitense, Shaquille Goodwin.
Nato a Decatur (Georgia), il 01/09/1994, il cestista di 206 cm per 110 kg si avvicinava al mondo della palla a spicchi con la rappresentativa della Southwest DeKalb High School, per poi esplodere al college tra le fila dei Tigers di Memphis (NCAA), dove giocava dal 2012 al 2016, chiudendo la sua esperienza con 14.7 punti e 6.4 rimbalzi di media a partita. Durante il periodo universitario faceva parte anche della nazionale statunitense Under 18, aggiudicandosi nel 2012 il titolo della FIBA Americas U18 Championship for Men. La sua prima esperienza lontano dalla patria risale al 2016, quando andava a Cipro per giocare in massima serie e vestire la casacca dell’AEK Larnaca, dove prendeva parte alla FIBA Europe Cup, facendo registrare 15.8 punti e 4.3 rimbalzi di media a partita. La sua permanenza in terra cipriota durava pochissimo, perché si spostava subito nella serie A1 tedesca, per giocare con lo Science City Jena, chiudendo la stagione con 8.9 punti e 4.9 rimbalzi in 16’ di medio utilizzo (22 gare). L’anno seguente, ovvero nell’ultima stagione agonistica, ha vestito invece la maglia dei Rethymno Cretan Kings nella massima categoria greca, terminata con 12 punti e 7.5 rimbalzi in 27’ di medio utilizzo (25 gare) ed il titolo di secondo miglior rimbalzista del campionato ellenico.
Grazie all’ennesimo sacrificio finanziario della dirigenza, la Givova Scafati si è accaparrato un cestista di primissima fascia, le cui indubbie qualità tecniche, atletiche e fisiche permettono di annoverarlo, ancor prima che il campionato di serie A2 cominci, tra i migliori e più importanti atleti della seconda categoria nazionale.
Il responsabile scouting Enrico Longobardi spiega: «Shaquille è stata la mia prima scelta fin dall’inizio. Appena l’ho visionato e quindi segnalato a Gino Guastaferro e a Marco Calvani, siamo rimasti folgorati dalle sue capacità. Nonostante sia stato uno dei primi giocatori scoutizzati, più andavamo avanti e più ci rendevamo conto che era la persona giusta per noi, poiché aveva dei mezzi fisici e tecnici di alto livello. Ho avuto subito l’impressione che possa diventare un fattore per il campionato italiano, anche ai piani superiori. È incredibile come io sia qui a ringraziare la società, lo sponsor, ma in primis mio padre per l’immenso sforzo economico profuso ed è giusto rendere merito a coloro che ci hanno regalato un atleta di questa caratura».
Articolo pubblicato il giorno 18 Luglio 2018 - 11:09