Dodici anni di carcere in primo grado per violenza sessuale. Questa la condanna che pesa sulla testa di un ex bancario di sessantuno anni di Nocera Inferiore. Secondo le accuse il pensionato avrebbe abusato – tra toccamenti e palpeggiamenti senza atti carnali – della sua figliastra per almeno cinque anni, quando la vittima di anni ne aveva solo otto.
Il pm Gianpaolo Nuzzo, aveva chiesto per l’imputato una condanna ancora più dura: quattordici anni di reclusione, ma il giudice Anna Allegro ha emesso una condanna per dodici anni. Dopo la lettura del dispositivo, il tribunale ha disposto apposita ordinanza in carcere per l’imputato, scortato al commissariato di polizia e poi, in serata, nel carcere di Fuorni. Il motivo è il pericolo di fuga e la sottrazione alla misura cautelare. L’inchiesta era nata dopo la denuncia sporta dalla madre della piccola, ex moglie dell’attuale imputato. Una denuncia che era maturata dopo che la donna aveva notato alcuni problemi di tipo fisico nella propria figlia, che aveva pensato poi di far visitare da un medico. La piccola, stanca di nascondere quei segreti aveva accusato il nuovo compagno della madre, parlando di toccamenti e abusi nei suoi riguardi. Per più volte, negli anni. E lo aveva fatto tornando indietro negli anni, a quando quell’uomo viveva in casa con lei e la madre.
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