Torre Annunziata. Per il crollo dell’edificio alla Rampa Nunziante avvenuto a luglio dello scorso anno e che causò la morte di otto persone l’avvocato Roberto Cuomo, amministratore di condominio della palazzina crollata, ha chiesto di essere processato con il giudizio immediato. Ieri mattina i legali dell’imputato(gli avvocati Elio D’Aquino e Vincenzo Maiello) hanno depositato la richiesta alla cancelleria del giudice per le udienze preliminari Mariaconcetta Criscuolo. Con la richiesta di giudizio immediato, di fatto, Cuomo, che si ritiene innocente, rinuncia all’udienza preliminare e chiede di esse re processato in tempi brevi. Nei prossimi giorni verrà fissata l’udienza. L’avvocato è accusato di omicidio colposo. “La richiesta di voler procede re immediatamente al giudizio – chiariscono gli avvocati Elio D’Aquino e Vincenzo Maiello – si colloca proprio nella volontà di definire in tempi ragionevolmente rapidi il contenzioso giudiziario. Non c’è nessuna verità che può dirsi tale che non sia intimamente connessa ad un profondo senso di giustizia”. Secondo l’inchiesta coordinata dal procuratore capo Alessando Pennasilico, Cuomo avrebbe “ignorato le segnalazioni dei condomini che avevano riferito le loro preoccupazioni legate ai la vori che si stavano svolgendo in quei giorni con l’utilizzo di martelli pneumatici”. Intanto il 2 luglio prossimo è fissata l’udienza preliminare davanti al gup dove compariranno gli altri 14 imputati.
Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2018 - 09:48