Torre Annunziata. E’ iniziato il processo a carico dei 3 carabinieri accusati di essere al servizio del boss di Boscoreale, Francesco Casillo, alias ‘a vurzella. Ieri mattina, davanti al collegio presieduto dal giudice Fernanda Iannone del tribunale di Torre Annunziata, si è aperto il procedimento penale che vede imputati l’ex carabiniere Sandro Acunzo (detto Mazinga), il colonnello Pasquale Sario, all’epoca dei fatti comandante del nucleo investigativo di Torre Annunziata ed attualmente sospeso dal servizio e il maresciallo Gaetano Desiderio. Con loro, in questo processo, sono alla sbarra anche due per sonaggi ritenuti vicini al boss di Boscoreale: Luigi Izzo e Orazio Bafumi. Nell’udienza di ieri mattina è stato affidato l’incarico peritale per la trascrizione delle intercettazioni. A luglio, invece, si entra nel vivo. Con i primi testimoni chiamati a chiarire i rapporti tra i militari dell’Arma e il capoclan della camorra vesuviana. Rapporti che -secondo l’Antimafia -avrebbero generato un accordo scellerato tra il clan e lo Stato. Ai carabinieri vengono contestate omissioni nei controlli, ma anche soffiate per consentire al boss di sfuggi re ai blitz dei colleghi. Il tutto in cambio di soldi e regali, secondo il teorema dell’accusa.Nell’inchiesta figuravano anche altri carabinieri in servizio al nucleo operativo di Torre annunziata e che nei mesi scorsi sono stati assolti dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Napoli “perché il fatto non sussiste” . Si tratta di Francesco Vecchio, Franco De Lisio, Antonio Formicola, Antonio Santaniello, Catello Di Maio, Antonio Paragallo e Santo Scuderi.
Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2018 - 10:32