#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 16 Aprile 2025 - 20:32
23.3 C
Napoli
Offese a un cronista: pm chiede 8 mesi per il...
Napoli, Amedeo Manzo nominato Amministratore unico di Napoli Holding
Campi Flegrei, allarme CO2 nelle scuole: stanziati 500mila euro per...
Avellino, grosso ramo crolla su un’auto: conducente illeso
Presentato il piano industriale TME per Jabil, Invitalia entra con...
Stalking nel Sannio: divieto di dimora per un’intera famiglia
Napoli, pusher pakistano sorpreso in piazza San Francesco di Paola:...
Ariano Irpino, aggressione in carcere: feriti due agenti penitenziari
La poesia commemora Raffaella Scudiero: un’iniziativa di Alessandro Scotto di...
Essere donna nell’antica Pompei: dal 16 aprile 2025 al 31...
Scafati, nuovo incendio nel capannone rifiuti della Seneca
Renzo Arbore: canzone napoletana merita riconoscimento Unesco
Alessandro Siani torna a teatro con Fake News
Castellammare di Stabia, Alessandro Cecchi Paone a dialogo con Nicola...
Lesione distrattiva alla coscia destra per Juan Jesus
Pomigliano, appello social di Marianna Troia: “Mia sorella Francesca è...
Re d’Italia Art dona un’opera del maestro Lucio Oliveri al...
Sacerdote ai domiciliari per violenza sessuale su minori
Ischia, resta aperto il dormitorio Diocesano di Forio per i...
Amalfi, svelata l’identità visiva della 70ª Regata delle Antiche Repubbliche...
Omicidio a Cesa: 17enne resta in carcere, domani i funerali...
Bialetti passa ai cinesi: Nuo Capital acquisisce il 78,6% e...
Napoli, consegnati 25 nuovi bus “green”
Lotto, colpo grosso a Vallo della Lucania e Santa Teresa...
Morto Antonio Pignataro, l’ex boss di Nocera: partecipò al delitto...
Angri, oltre 1,2 kg di cocaina nel vano motore auto:...
Caserta, droga e coltello a Largo Rotonda: tre arresti dei...
Napoli, rapina in pieno giorno a Corso Meridionale: arrestato 32enne...
Napoli guarda al futuro: 28 progetti innovativi dagli studenti di...
EAV: ecco gli orari per Pasqua e Pasquetta, Funivia del...

‘Ti impicchiamo fuori la porta…tanto sappiano dove abita tua figlia…’, così il clan Orlando minacciava il neo pentito Giannuzzi

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Ti impicchiamo fuori la porta…tanto sappiano dove abita tua figlia…veniamo a spararvi quando sara’ il momento”. Con un crescendo di violenze sempre piu’ pressanti, il clan Polverino voleva far ritrattare un ex affiliato che aveva deciso da cinque mesi di collaborare con la giustizia. Unico modo per poterlo condizionare, era minacciare la sua famiglia, in particolare la moglie, la figlia e il suocero. E’ lo scenario ricostruito dagli inquirenti che ha portato questa mattina all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai danni di dieci indagati, eseguito dai carabinieri di Castello di Cisterna, per minacce aggravate dal metodo mafioso. Secondo il giudice per le indagini preliminari, Francesca Ferri, i componenti del gruppo Polverino-Orlando, che hanno radici sia tra Pozzuoli, Quarto e Arco Felice, zona Flegrea della provincia di Napoli, sia a Marano, area collinare, volevano in ogni modo far ritrattare le accuse di Teodoro Giannuzzi, esponente di basso rango della criminalita’ organizzata ma grande conoscitore del mondo della droga, e, soprattutto, dei luoghi dove si nascondevano i latitanti. Tutto e’ riportato nelle pagine dell’ordinanza e in particolare le denunce che sono state fatte dai familiari del pentito. Il mandante e’ Cristofaro Candela, referente apicale della cosca nella zona di Quarto. Era lui a temere di piu’ le dichiarazioni di Teo. “Che sta dicendo? Digli di far stare tranquille otto persone della zona di Marano, compagni miei”, disse nell’agosto del 2017 al suocero del neo pentito. Giannuzzi fu arrestato a Quarto, nel 2006, dai carabinieri del comune flegreo, che gli notificarono un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Modena per traffico di droga. Giannuzzi ha poi scontato una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione. L’area geografica in cui ha svolto le sue attività illecite gli ha consentito di avere frequenti contatti con i trafficanti e gli esponenti di punta di molti gruppi criminali, tra cui i Polverino e gli Orlando, che hanno poi dato vita a un unico sodalizio a partire dall’estate del 2015.
Gli arrestati sono stati condotti nel centro penitenziario di Secondigliano. Ecco i nomi: Cristofaro Candela, Giuseppe Ciotola, Antonio Di Maro, Antonio Agrillo, Carlo Mirengo, Fortunato Parisi, Patrizio Parisi, Gennaro De Rosa, Alberto Baldo, Vincenzo Grillo.

 


Articolo pubblicato il giorno 29 Giugno 2018 - 16:21


ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento