Luglio in Jazz è ormai un appuntamento consolidato per tutti gli appassionati del genere al Centro commerciale Campania. Anche questa edizione promette grandi sorprese. Si comincia con un’anteprima di grande livello artistico con Stefano di Battista Quartet e in apertura di concerto Virginia Sorrentino Quartet.
Stefano Di Battista sarà affiancato dal pianista Andrea Rea, dal contrabbassista Daniele Sorrentino e dal batterista Luigi Prete.
Figlio di musicisti, Di Battista comincia lo studio del sax all’età di 13 anni e suona nella banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini, dove rimane fino all’età di 16 anni cogliendo l’occasione per sperimentare “l’allegria” che diventerà una delle qualità essenziali della sua musica. In questo periodo Stefano ha due incontri che lo indirizzano verso la sua vocazione: per prima cosa scopre il jazz, innamorandosi del suono “particolare” di Art Pepper. Successivamente incontra Massimo Urbani, leggendario sassofonista che diventerà suo mentore. A Stefano appare quindi una strada definita: diventerà un musicista jazz.
Al fine di perfezionare la sua tecnica, familiarizzando con la tradizione classica del sassofono, si iscrive al conservatorio conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Inizia a suonare in gruppi di vario genere e nel 1992 si trova, quasi per caso, a suonare al Calvi Jazz Festival.
In questa occasione incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione tant’è che al suo arrivo in Francia, si trova così bene inserito in questo contesto che ha l’impressione di esservi nato. Da questo momento in avanti comincia a viaggiare molto spesso tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procurarsi non pochi ingaggi. Si procura due concerti al Sunset di Parigi con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia ed all’ultimo momento viene sostituito dal batterista Aldo Romano, che viene colpito positivamente dallo stile seducente si Stefano Di Battista. Nasce subito una forte intesa da cui si svilupperà una solida amicizia. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria ed invita Laurent Cugny, prossimo alla dirigenza dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz): Stefano viene assunto immediatamente e la sua vita cambia in due sere fantastiche. Siamo nel 1994 e la carriera di Di Battista decolla a Parigi, dove si stabilisce e comincia la vita sfrenata del musicista professionista. Dalla partecipazione al progetto di Aldo Romano scaturiscono due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e dalla presenza nell’ONJ, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker e Nat Adderly. Ad un certo punto la carriera è a una svolta: fondamento dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano Di Battista pensa seriamente alla realizzazione di un progetto che porti il suo nome proprio. Giunge così nel 1997 il suo primo album per la Label Bleu intitolato “Volare” che lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista degli ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Nel 1998 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note per la quale incide l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che diventa il suo gruppo ufficiale di riferimento. Nel luglio del 2000 esce la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il nuovo disco ottiene grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale; vince inoltre il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. Nel 2002 esce un nuovo lavoro discografico dal titolo “Round ’bout Roma”, un tributo alla propria città. Nel 2004 esce “Parker’s mood”, seguito dal più recente “Trouble shootin”‘, del 2007. Nel 2005 partecipa al Festival di Sanremo assieme alla moglie Nicky Nicolai con il brano “Che mistero è l’amore”, vincitore nella categoria Gruppi. Attualmente è il leader dello “Stefano Di Battista Jazz Quartet”, noto gruppo musicale jazz composto da Amedeo Ariano, J. O. Mazzariello e Dario Rosciglione. La band è presente in tv dal 2005 al 2008 per accompagnare i momenti musicali del programma di Canale 5, “Il senso della vita”, condotto da Paolo Bonolis. E Di Battista ritrova nuovamente Paolo Bonolis nel 2009 a Sanremo, dove partecipa presentando – ancora in coppia con la moglie Nicky Nicolai – la canzone dal titolo “Più Sole”. Nel 2016 esci il suo ultimo album tutto dedicato alla figura femminile “Woman’s Land”. Nel 2016 realizza la colonna sonora del film “solo cuore amore” del regista Daniele Vicari. la colonna sonora e stata candidata hai David di Donatello . Nel 2017 Realizza la Colonna sonora del Documentario su Paolo Villaggio che sarà presentato al festival del cinema di Venezia.
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