#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 22 Novembre 2024 - 09:22
18.6 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Spari contro gli immigrati, il Centro sociale: ‘Salvini venga qui’

SULLO STESSO ARGOMENTO

Spari contro gli immigrati, il Centro sociale: ‘Salvini venga qui’
“Salvini venga qui a CASERTA a vedere come funziona il sistema di accoglienza dei migranti, che da anni gestiamo con efficienza. E se qualcosa non va e’ nelle norme che gia’ ci sono e che andrebbero cambiate; penso alla Bossi-Fini, che porta la firma proprio della Lega di Salvini”. Dopo aver invitato a CASERTA e Castel Volturno il presidente della Camera Roberto Fico, il Centro sociale Ex Canapificio, associazione che si occupa da anni di migranti nel Casertano, tramite una delle responsabili, Maria Rita Cardillo, invita anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che piu’ di tutti, in questi giorni, si sta esponendo sul fenomeno dell’immigrazione, e che ieri, intervenendo sull’episodio razzista denunciato a CASERTA da due rifugiati del Mali, che sarebbero stati sparati da alcuni ragazzi con una pistola ad aria compressa – ferito uno dei migranti – ha manifestato perplessita’ sull’autenticita’ della notizia, dicendo che “la fonte e’ un centro sociale”.
“Parole che vogliono mettere in discussione il racconto dei due maliani – dice la Cardillo – e la stessa gestione della vicenda da parte del Centro sociale ex Canapificio. Per questo diciamo a Salvini di venire a CASERTA per vedere come si fa reale integrazione; qui abbiamo un’utenza di almeno 10mila immigrati che si rivolgono costantemente al nostro sportello informativo, realizziamo percorsi di inclusione sociale bilaterale, pensiamo ad attivita’ che hanno dato ottimi risultati come Piedibus, o la riqualificazione di villette, ma anche i tirocini formativi”. Un percorso in cui si colloca l’organizzazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra proprio oggi. A CASERTA la festa e’ stata realizzata nello stesso quartiere dove si e’ verificata l’aggressione, cioe’ nel quartiere Acquaviva, e precisamente nella villetta di Via Arno, che, dopo essere stata chiusa per anni, e’ stata riaperta e riqualificata grazie alla collaborazione tra cittadini e rifugiati.


Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2018 - 19:08

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento