La fascetta stretta attorno al collo e la bambina, ormai cianotica, distesa sul pavimento. Dramma venerdì sera in un appartamento in zona San Giovanni a Roma dove una bimba di 3 anni è stata soccorsa in gravissime condizioni. A dare l’allarme è stata la mamma che era con lei in casa in quel momento. “Correte mia figlia sta soffocando. Sta morendo” urlava disperata la donna. Un’ambulanza del 118 si è precipitata sul posto e la bimba è stata portata d’urgenza al vicino ospedale San Giovanni. Poco dopo, però, è stata trasferita al pediatrico Bambino Gesù dov’è tuttora ricoverata in terapia intensiva. E’ sedata e le sue condizioni sono gravi ma stabili. Del caso si occupano gli investigatori della Squadra Mobile di Roma, intervenuti con i poliziotti del commissariato San Giovanni. Gli inquirenti hanno effettuato accertamenti per stabilire se si trattasse di un incidente o se ci fosse qualche responsabilità da parte di altri. Al momento si ipotizza l’incidente e non sarebbero state riscontrare responsabilità a carico della mamma che era con lei in casa ieri sera. A quanto ricostruito finora la piccola, che è figlia di una coppia di egiziani, stava giocando nella sua stanza mentre la madre preparava la cena. Si sarebbe stretta per gioco quella fascetta da elettricista attorno alla gola rimanendo quasi strangolata. Quando la madre è andata a chiamarla per dirle che la cena era pronta, l’ha trovata sul pavimento con la fascetta stretta al collo. In preda al panico la donna è uscita sul pianerottolo e ha suonato alla porta accanto chiedendo aiuto alla vicina di casa. “Mia figlia sta malisssimo, aiutami” avrebbe detto in lacrime la madre della bimba. Così la vicina si sarebbe precipitata nell’appartamento con le forbici per tagliare la fascetta che stava asfissiando la bambina.
L’ospedale Bambino Gesù ha reso noto oggi, con un bollettino medico, che la bimba è ricoverata in condizioni stabili nel reparto di terapia intensiva del Dea. E’ mantenuta in stato di sedazione e ventilazione meccanica. La prognosi rimane al momento riservata. Quando è stata trasferita dall’ospedale San Giovanni, già sedata e ventilata, aveva lesioni da compressione del collo e conseguente asfissia. Nella notte è stata eseguita una Tac che, fortunatamente, ha escluso gravi segni di sofferenza cerebrale, evidenziando un “danno limitato a livello polmonare”. Il decorso delle prossime ore sarà fondamentale per capire il quadro e la gravità delle sue condizioni in particolare quando si deciderà di avviare il risveglio. E intanto dalla scorsa notte i genitori, ancora sconvolti per l’accaduto, si sono recati più volte nella terapia intensivo dell’ospedale per stare accanto alla loro bambina
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