La panchina del club più ambito al mondo, capace di vincere quattro Champions League negli ultimi cinque anni, è rimasta vacante e non è facile intuire chi andrà a occuparla a poche ore dal’addio shock di Zinedine Zidane. Succede anche questo in tempo di calciomercato. Il Real Madrid è ufficialmente alla ricerca di un allenatore ma il compito di Florentino Perez si annuncia tutto fuorché semplice. Il nome in cima alla lista è quello di Mauricio Pochettino, che ufficialmente dichiara di essere felice al Tottenham ma al tempo stesso non chiude del tutto alla società spagnola. “Tutti hanno dei sogni, però ho rinnovato dieci giorni fa e sono felice a Londra – ha ammesso il manager degli ‘Spurs’ parlando a Barcellona in occasione della presentazione della sua autobiografia – Sono entusiasta del progetto con il mio club. Mi concentro sul presente, quel che succederà lo vedremo. Sono felice al Tottenhem e sono contento che la gente lo sia di me. Se penso che gli allenatori debbano essere coraggiosi per accettare una squadra del genere? Penso il contrario, è una delle migliori squadre nella storia del calcio”. Strappare l’allenatore argentino dall’Inghilterra si prospetta però come un vera e propria missione (quasi) impossibile. Un po’ perché il tecnico si è appena legato al club inglese con un nuovo contratto quinquennale, un po’ perché non esiste né una clausola rescissoria né un accordo verbale che possa facilitare una via d’uscita verso Madrid. E soprattutto perché il presidente del Tottenham Daniel Levy è un osso duro quando si tratta di sedersi al tavolo per una trattativa. Ecco quindi che Florentino Perez è al lavoro per una serie di alternative. Dalla lista si è autoescluso Joachim Low, intervenuto a tal proposito dal ritiro della Nazionale tedesca. “Allenare il Real? Lo escludo categoricamente. Per me questo non è un argomento, sono concentrato sul Mondiale – ha evidenziato il ct della Germania – Di certo troveranno un sostituto all’altezza”. E spunta così nella rosa dei papabili anche il nome di Massimiliano Allegri, che in Italia vince tutto con la Juventus da quattro anni, sotto contratto con i bianconeri fino al 2020. Secondo ‘As’ il tecnico toscano, già contattato una prima volta due anni fa, si adatta “allo stile di gioco” dei blancos. La panchina del Real però non è l’unica a non avere ancora un padrone. Anche il Chelsea deve ancora decidere chi sarà il suo condottiero in vista della prossima stagione. Scontato l’addio di Conte – anche se resta ancora da capire con quali modalità si consumerà il divorzio dai ‘Blues’ – nelle ultime ore Laurent Blanc avrebbe scalzato Maurizio Sarri come indiziato numero uno a prenderne il posto. A incidere nella scelta, oltre alle difficoltà nel liberare l’ex allenatore del Napoli, sono soprattutto le parole omofobe rivolte al collega Roberto Mancini nel gennaio 2016, in occasione del match di Coppa Italia tra Napoli e Inter. I londinesi starebbero tuttavia pensando a una clamorosa idea ‘last minute’: provare a convincere proprio Zinedine Zidane a ripartire subito a pochi giorni dalle dimissioni con il Real.
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