Pozzuoli. Poteva essere evitata l’ennesima tragedia familiare come quella di Pozzuoli di ieri?. Ci si interroga sull’omicidio della mamma 59enne Silvana Petrone da parte del figlio Giovanni Guglielmo di 32 anni. L’uomo era in cura al centro di igiene mentale. Il 32enne aveva già due volte tentato il suicidio. Una volta si lanciò dal balcone di casa ma la caduta fu frenata dagli alberi. Per due volte si era salvato e i familiari mai si sarebbero aspettati che la rabbia di Giovanni potesse scatenarsi anche verso la persona più cara, la madre.Una vera e propria tragedia familiare in un quartiere residenziale di Pozzuoli. Giovanni ha ucciso la madre Silvana a colpi di piede di porco e coltello. Il dramma è avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 17.30. Dopo il delitto il giovane si è costituito in commissariato. Al suo fianco il padre Gianpaolo, magistrato in pensione, e già presidente della I sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, noto alle cronache per aver celebrato il processo di primo grado “Eco4” che vedeva unico imputato Nicola Cosentino. L’esplosione di violenza al culmine di una lite ha fatto irruzione nel parco La Costa Sibilla dove sembrava essere un pomeriggio caldo di routine. Nessuno sospettava e si aspettava una simile rabbia e reazione violenta da parte di Giovanni. E ora dopo la tragedia gli interrogativi, e le ricerche del perché e, se si poteva evitare, aumentano.
Articolo pubblicato il giorno 29 Giugno 2018 - 11:57 / di Cronache della Campania