Luigi Borrelli, diciotto anni di Ponticelli, lunedì notte ha perso la vita a bordo di un piccolo furgoncino insieme a due suoi amici. L’incidente è avvenuto lunedì notte in via Mastellone a Barra, dove il furgoncino si è schiantato contro un muro. Per il giovane ragazzo la morte sul colpo mentre gli altri due hanno subito politraumi gravi, ma non sono in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, chi era alla guida avrebbe perso il controllo per cause ancora da accertare.
Arturo, il papà di Luigi – noto in tutta Italia come Diego Esposito: lo pseudonimo con cui da anni racconta gli abusi subiti dal prete, suo insegnante di religione alle scuole medie -, decide di uscire allo scoperto e di raccontare tutto in un post su Facebook. La vicenda di Arturo, come riporta Il Mattino, inizia nel 2011 quando improvvisamente inizia a soffrire di dolori e di crisi di panico. Grazie allo psichiatra Alfonso Rossi emergono i cinque anni di abusi sessuali iniziati quando aveva tredici anni. Attualmente è seguito dall’avvocato Carlo Grezio che il 22 gennaio ha partecipato alla prima udienza del processo civile contro don Silverio Mura davanti al giudice Ulisse Forziati, il quale ha autorizzato ad articolare i mezzi istruttori tra cui l’indicazione dei testimoni da ascoltare: Giuseppe, nuova vittima accertata di don Mura, oltre ad altre nove vittime indicate che testimonieranno a porte chiuse. L’avvocato Grezio ha attualmente in carico “undici vittime di don Mura, tutte di Ponticelli e tutte adescate con la stessa modalità tra le aule scolastiche, dove cioè il prelato esercitava come insegnante di religione”. Intanto, il magistrato ha disposto l’esame autoptico sul corpo di Luigi Borrelli.
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2018 - 08:18 / di Cronache della Campania