La sede storica della sinistra pomiglianese, la Casa del Popolo, è stata messa all’asta dal tribunale di Nola e l’ipotesi più probabile è che venga trasformata in un pub. Il giudice della sezione fallimentare, Lorella Triglione, ha fissato per il prossimo 16 ottobre la vendita dell’immobile di via Cavallotti: due locali al piano terra nel centro storico, per un totale di circa duecento metri quadrati. Il prezzo a base d’asta è di centosessantacinque mila euro, ma si parte da un’offerta minima di centoventicinque.
La Casa del Popolo di Pomigliano si trova nel bel mezzo della movida di Pomigliano, per cui c’è chi, come un imprenditore che intende mantenere l’anonimato, vorrebbe trasformare la sede storica del Partito Comunista Italiano proprio in un pub. La vicina Casa del Popolo di Acerra è già stata messa all’asta, ora tocca a quella di Pomigliano. Unicredit, San Paolo, Rrhe Medior Banca gli istituti che hanno pignorato l’immobile.
Ma Michele Caiazzo, ex sindaco di Pomigliano Pds-Ds dal’ 95 fino al 2005 ed ex Consigliere regionale dal 2005 al 2010, non si arrende: “Non è detta l’ultima parola”, commenta. Insieme ad altri compagni, Michele Caiazzo gestisce la struttura attraverso l’associazione politico culturale “La Casa del Popolo” e continua: “Faremo di tutto per non perdere la Casa del Popolo, intanto c’è un contratto di affitto”. Il contratto di affitto è stato stipulato dall’associazione il primo luglio del 2016 con la fondazione Chiaromonte, ma la vendita a un privato da parte del tribunale potrebbe comportare sostanziali cambiamenti.
Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2018 - 10:23