Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Jovanotti commosso, Baglioni lo ricorda, De Gregori l’omaggia con “Anema e core”, poi Gianna Nannini con “Anna verrà” e Fiorella Mannoia con la sua band e con il sax di James Senese: tutto questo per la notte di Pino Daniele dove la musica italiana si è manifestata come una grande famiglia all’insegna della solidarietà e della amicizia, per un evento probabilmente unico nella sua storia che Rai1 ha voluto trasmettere in diretta insieme a nove radio.
“Yes I Know My Way” è stato il leit motiv di una serata aperta proprio Pino sul maxischermo, con la sua band sul palco. Un rap omaggio di Jovanotti e ancora un filmato di Pino Daniele a presentare Alessandro Siani. Lorenzo canta “Putesse essere allegro” ma è commosso. Biagio Antonacci saluta l’amico con “Che Dio ti benedica” e con la Amoroso cantano “Che male c’è”. Giuliano Sangiorgio, raggiunto da Emma, propone il classico “Quanne chiove” dove il sax di Senese è protagonista. Vanessa Incontrada sullo schermo ricorda come Daniele cantava le donne e lancia Giorgia “In questo immenso”. De Gregori racconta che a Pino piaceva “Generale” e chiama Enzo Avitabile a duettare in napoletano. Vincenzo Salemme ricorda quando Pino gli regalò la colonna sonora di “Amore a prima vista” e la canzone “Si forever”. Ed arriva anche il momento di Ramazzotti, amico carissimo dell’artista napoletano, con “‘O scarrafone” unitamente a tanti ricordi: ”Un rapporto bellissimo il nostro, sin dall’88, per me era sempre un mito, ho amato di lui tantissime cose, ma su tutto l’album Nero a metà”. Poi di nuovo il duo dei sodali si ricompone con Jovanotti sul palco e “A me me piace ‘o blus”. Il momento di Claudio Baglioni, con “Alleria” eseguita al pianoforte; racconta la sua amicizia e mostra la loro foto davanti al mare, l’ultima chiacchierata. Panariello declama “‘O ssaje comme fa ‘o core” di Massimo Troisi e arrivano poi Elisa e Fiorella Mannoia. ”L’ho conosciuto alla fine degli anni ’60, è lui il ragazzo con il pianoforte sulle spalle della notte prima degli esami”, rivela Antonello Venditti prima di cantare “Io so’ pazzo”.
Brignano parla di Roma e delle somiglianze con Napoli, poi dell’ammirazione di Pino per la Magnani, Eduardo. Mannoia ricorda le grandi risate insieme, Clementino canta a modo suo “Na tazzulella ‘e cafè” e si pensa ad Eduardo, il Volo duetta con la voce di Pino nel classico “O sole mio”. La Vanoni interpreta “Anima” e Massimo Ranieri “Cammina, cammina”, e c’è ancora tanta musica al San Paolo nella notte di Pino è, ma aldilà del grande tributo, siamo proprio sicuri che a Pino Daniele avrebbe fatto piacere tutta questa celebrazione?
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