I carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale di AVELLINO indagano sulla bomba carta fatta esplodere nella notte tra giovedi’ e venerdi’ scorso a Quindici (AVELLINO) sull’auto di un imprenditore del posto, Patrizio Donnarumma, la cui azienda opera nel settore del movimento terra e gestisce un deposito di materiali inerti per l’edilizia. La deflagrazione ha distrutto i vetri e danneggiato gravemente la carrozzeria dell’auto parcheggiata in via Funno, a poca distanza dall’abitazione dell’imprenditore. Donnarumma ha legami di parentela con Fiore Graziano, figlio di Arturo ritenuto il boss (scarcerato a fine novembre dello scorso anno dopo un lungo periodo di detenzione, ndr) dell’omonimo clan che si oppone a quello dei Cava. Nella giornata di ieri, l’imprenditore era stato ascoltato come teste in un processo che si svolge ad AVELLINO per riferire su un tentativo di estorsione subito da parte di uno degli imputati presenti nel procedimento.
Articolo pubblicato il giorno 23 Giugno 2018 - 13:56