“Stamattina ho partecipato all’assemblea indetta dai sindacati e lavoratori Anm per discutere della situazione del deposito Garittone e piu’ in generale della condizione di Anm. Credo che ormai nessuno abbia piu’ dubbi che il fallimento dell’azienda di trasporto pubblico porti la firma di Luigi de Magistris e quella di nessun altro.” Lo sostiene, in una nota, Valeria Valente, vicepresidente del gruppo Pd al Senato e consigliera comunale a Napoli. “Lo avevamo detto gia’ un anno fa – prosegue – che il piano industriale della giunta, quello che nel 2018 per il sindaco avrebbe portato ‘Napoli all’avanguardia mondiale del trasporto pubblico’ era finto, con una ennesima ricapitalizzazione fittizia, utile solo ad allungare l’agonia di un’azienda per cause sia gestionali che strategiche. La chiusura del Garittone e’ soltanto un’altra dolorosa tappa di questa agonia. Abbiamo piu’ volte detto che la tragedia del trasporto pubblico a Napoli, al di la’ dell’improvvisazione e sottovalutazione con la quale e’ stata gestita la crisi dell’Anm, trova la sua causa profonda nell’assenza di una strategia su scala metropolitana, dove grazie alle lungimiranti politiche degli ultimi vent’anni esiste un patrimonio fatto di mezzi e strutture, di know-how aziendale enorme, e nel rifiuto ideologico di introdurre elementi di sana concorrenza in questo settore, che in tutte le grandi citta’ italiane dove e’ stato sperimentato ha consentito il superamento delle situazioni di difficolta’ nella gestione del servizio”. “Pretendano i lavoratori almeno onesta’ e chiarezza dall’Amministrazione, perche’ se non partiamo da parole di verita’ sara’ tutto inutile, e tra un due mesi o due anni – quando de Magistris navighera’ per altri lidi – Anm continuera’ ad essere un problema e non una risorsa per la citta'”, conclude Valente.
Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2018 - 20:11