Napoli. Sono circa quaranta gli appartamenti svaligiati a Chiaia dallo scorso gennaio ad oggi. Ad agire dei rapinatori seriali che mettono a segno i colpi nell’orario di pranzo portando via anche biancheria, abiti, scarpe, soldi e gioielli. I malviventi, di etnia rom, pare agiscano secondo lo stesso copione. Un uomo di mezza età, ben vestito, accompagnato da un complice bussa al citofono e aspetta di rispondere per capire chi c’è e chi no. Poi entra in azione dirigendosi in quelle case dove ritiene che non ci sia nessuno. Attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza si è potuto seguire tutte le fasi del furto, rendendosi conto che si tratta della stessa banda che da mesi terrorizza uno dei quartieri della Napoli bene. Sono diverse le tecniche messe a segno dalla banda per entrare nelle case: il colpo secco al cilindro europeo, la chiave bulgara o la classica radiografia che consente di aprire la porta chiusa senza le mandate. Da tutto questo ne è nato anche un gruppo WhatsApp dal nome “Derubati e Agguerriti” con l’intento di scambiarsi le notizie. «Lo abbiamo chiamato derubati e agguerriti – spiegano i protagonisti – lo usiamo per raccontarci quello che succede nel quartiere e per seguire l’andamento delle indagini. Al commissariato ci sono decine di denunce, le forze dell’ordine ce la stanno mettendo tutta per sgominare la banda ma evidentemente bisogna fare di più».
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