Napoli. Sarebbe stato minacciato in carcere da altri detenuti e così da due giorni Francesco Esposito è stato trasferito in un altro padiglione di Poggioreale, il “Napoli”. Il 19enne del Pallonetto Santa Lucia, arrestato per l’omicidio del 28 enne di Secondigliano, Agostino Di Fiore avvenuto a Coroglio una settimana fa avrebbe spiegato di essere stato avvicinato da perso- ne di Secondigliano, lo stesso quartiere della vittima. “Noi, siamo di Secondigliano, sappiamo cosa hai fatto e te la faremo pagare”. E così in poco tempo la direzione del carcere ha deciso di trasferire il giovane in un altro padiglione. Sull’episodio sono state aperte due inchieste: una da parte della direzione del carcere per risalire ai nomi di coloro che avrebbe minacciato Esposito, una da parte della magistratura che vuole capire se dietro queste minacce ci siano focolai di scontri armati tra i clan del centro di Napoli e quelli di Seciondigliano.
Francesco Esposito (assistito dall’avvocato Giovanni Fusco) è indagato, in concorso con il 17enne figlio di uno dei boss della clan Elia del Pallonetto Santa Lucia per l’omicidio di Agostino Di Fiore. Mentre si è in attesa dell’esito dello Stube per stabilire chi tra i due ha fatto fuoco contro Di Fiore uccidendolo, gli avvocati dei due attendono che sia fissato il Riesame perché ritengono che vi siano molte incongruenze nella ricostruzione fatta dagli investigatori e che ha portato all’arresto di Esposito e del 17enne.
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