Le ferite che hanno causato il decesso di Noemi Carrozza, la ventenne campionessa di nuoto sincronizzato morta il 15 giugno mentre percorreva con la sua moto via Cristoforo Colombo a Roma, sono legate al traumatismo riportato nell’incidente. Non risultano evidenze di malori. Il pm Stefano Luciani della procura di Roma ha aperto un’inchiesta e procede per omicidio stradale. L’incidente non e’ stato provocato dallo scontro con un altro veicolo ne’ dall’uso del cellulare. Non e’ escluso, dunque, che le condizioni dell’asfalto possano aver fatto perdere alla vittima il controllo del mezzo. Prende sempre piu’ corpo quiondi l’ipotesi che ad uccidere Noemi Carrozza, campionessa del nuoto sincronizzato, sia stato l’asfalto sconnesso. Ipotesi avvalorata anche dallo stato in cui versa la strada nel punto in cui Noemi ha perso la vita. Le radici dei pini che costeggiano via Cristoforo Colombo, l’arteria principale che collega il centro di Roma con il litorale, spesso si trasformano in altissimi dossi naturali lungo la strada, quando addirittura non emergono tra una crepa e l’altra. E proprio uno dei dossi potrebbe aver disarcionato la ventenne dal suo scooter venerdi’ pomeriggio. Secondo i primi risultati dell’autopsia, infatti, le ferite sul corpo della campionessa sarebbero compatibili con un trauma, ed escluderebbero dunque un malore o un colpo di sonno. Alcuni testimoni che avrebbero assistito alla scena, inoltre, confermano che al momento dell’incidente non c’erano altre auto o mezzi coinvolti. La procura di Roma ha dunque aperto un fascicolo per il reato di omicidio stradale, affidato al pm Stefano Luciani sul cui tavolo arriveranno i rilievi della polizia locale intervenuta il giorno dell’incidente e i risultati dell’autopsia. L’ipotesi della caduta per colpa delle buche e’ stata da subito ventilata dalla madre di Noemi, che sin dal primo giorno ha accusato la cattiva manutenzione stradale. Domani, intanto, amici, parenti e i tanti compagni di allenamento daranno il loro ultimo saluto a Noemi. Dalle 10 sara’ aperta la camera ardente al Polo natatorio di Ostia, dove la campionessa e’ nata e cresciuta sportivamente. Innumerevoli i messaggi che le amiche le hanno lasciato sulla pagina Facebook, tra video e foto delle imprese in acqua. Alle 14:30 saranno celebrati i funerali nella parrocchia di Santa Monica, sempre sul litorale romano. Martedi’ prossimo, 26 giugno, l’istituto tecnico Faraday di Ostia ricordera’ la sua ex allieva con una cerimonia pubblica alla quale e’ attesa grande partecipazione. Studenti e insegnanti lanceranno in cielo 200 palloncini contenente ognuno un messaggio dedicato a Noemi. “Ciao sorellina mia – scrive il fratello Marco su Facebook -, avevamo ancora cosi’ tante cose da dirci, spero che mi guarderai da lassu’, e che ascolterai ancora il tuo fratellone.ssNon sai quanto ti voglio bene”.
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