Non è stata una partita: è stata una passeggiata inglese al caldo di Nizhny Novgorod. Il 6-1 della banda di Gareth Southgate contro il tenero Panama qualifica i Tre Leoni agli ottavi (e con loro anche il Belgio, eliminazione aritmetica invece per centroamericani e Tunisia), consacra Harry Kane che con la tripletta sale a quota 5 in classifica cannonieri e regala il risultato più pesante di sempre nella fase finale dei mondiali. Era una partita chiave per entrambe. E non poteva esserci verdetto più chiaro. La Colombia travolge 3-0 la Polonia e si giocherà la qualificazione agli ottavi da favorita contro il Senegal, mentre la nazionale di un Lewandowski molto deludente torna a casa dopo due partite senza punti. La Polonia stecca sul piano del collettivo, perché la manovra non è mai convincente e la difesa appare perforabile. E anche su quello individuale: Robert Lewandowski si nota solo in un paio di occasioni e per il resto non riesce mai ad incidere, poco aiutato da una squadra che di palloni giocabili gliene fa arrivare pochi. Ancora male Zielinski, forse elevato troppo presto a gran giocatore in Italia, mentre il promettente baby della Samp Kownacki, partito titolare, ha mostrato di avere ancora bisogno delle ripetizioni di Marco Giampaolo. Poco brillante anche l’intero Mondiale di Szczesny, erede di Buffon alla Juve, perforato tre volte dalla Colombia.
Al termine di 90′ divertenti ed equilibrati Giappone e Senegal si annullano a vicenda, confezionando un 2-2 che, di fatto, consente alle due sorprese del girone H di restare appaiate in vetta alla classifica e di mantenere intatte le chance di approdare agli ottavi ai Mondiali. Un pizzico di rammarico in più lo hanno gli africani che, due volte avanti, non sono stati capaci di amministrare il vantaggio. Ma, in caso di sconfitta, avrebbe avuto modo di recriminare anche il Giappone, che era finito sotto 1-2 dopo aver sciupato una clamorosa palla-gol ed aver colpito una traversa.
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2018 - 22:27