Marano. La corte dei Conti condanna gli ex amministratori del Comune di Marano per danno erariale. Dovranno erogare il risarcimento l’ex Sindaco Salvatore Perrotta, l’ex segretario generale del comune e otto ex assessori. Il danno, di importo complessivo superiore ai 90mila euro, è stato quantizzato dalla magistratura contabile dopo un’ispezione del ministero dell’ economia e delle finanze. Fu così aperto un procedimento contro gli ex amministratori e dirigenti del comune per aver deliberato uno stanziamento di fondi di produttività al personale comunale, senza la preventiva valutazione dell’operato svolto. Quindi dovranno versare nelle casse comunale poco più di 16mila euro l’ex sindaco Perrotta e l’ex segretario generale dell’Ente Ferrara. Gli assessori, Alberto Nasti, Antonio Di Guida, Maria Gentile Massimo Nuvoletti, Biagio Sgariglia, Marcello Scuteri, Renato Schettino, Mario Mele, dovranno pagare poco più di 6mila euro. Prosciolti invece Luigi De Biase, l’attuale dirigente del settore amministrativo del Comune, l’ex dirigente del settore economico Giovanni Cirillo e altri tre ex assessori Vincenzo Passariello, Francesco Vallefuoco e il geologo Franco Ortolani. «È assurdo – affermano – avallammo quegli atti sulla scorta delle rassicurazione e dei pareri rilasciati dai dirigenti comunali. Cosa avremmo dovuto fare? A chi dovevamo rivolgerci per sapere se eravamo nel giusto?». Secondo quanto appurato dall’organo di controllo contabile, la legge non consentiva di assegnare ai dipendenti comunali compensi e risorse economiche generalizzate. I compensi per la produttività, infatti, dovevano e devono essere assegnati soltanto dopo le opportune verifiche sull’operato dei singoli lavoratori e sempre a fronte di «effettivi miglioramenti dei servizi per la cittadinanza».
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2018 - 08:19