Stamane a Campagna in provincia di Salerno, personale della Sezione Operativa DIA di Salerno ha eseguito una misura di prevenzione personale e patrimoniale emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, su proposta formulata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, nei confronti di D. A. V., locale imprenditore con precedenti per reati di usura e afferenti al traffico di sostanze stupefacenti, titolare di una rivendita di automobili e in contatto con diversi elementi contigui ovvero affiliati sia alla consorteria criminale promossa e organizzata da MARCANTUONO Liberato (giร espressione del clan camorristico โSERINOโ, di Sarno, promosso diretto e organizzato da SERINO Aniello) sia allo storico clan camorristico โMAIALEโ, sodalizi rispettivamente operanti a Campagna , a Eboli e in diverse localitร della Piana del Sele. Con lo stesso decreto, il Tribunale di Salerno ha innanzitutto stabilito lโapplicazione a carico di D. A. V. della misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di tre anni, con obbligo di dimora nel Comune di residenza e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria competente per territorio; congiuntamente, lo stesso organo giudicante ha anche disposto la confisca, previo sequestro, di beni mobili e immobili, terreni, societร e depositi di credito riconducibili sia al proposto sia al coniuge G.C., terzo interessato e persona a piena conoscenza delle attivitร illecite in argomento, per un valore di circa due milioni di euro.
Gli accertamenti patrimoniali sottesi al provvedimento personale e patrimoniale in argomento, di-sposti dalla Procura Distrettuale di Salerno, scaturiscono dallโanalisi delle diverse vicende proces-suali che, nel tempo, hanno interessato lo stesso D. A. V.. Costui giร nel 2002-2003 – a seguito delle investigazioni condotte dal ROS di Salerno e compendiate nelle operazioni โFARFALLAโ e โCOSTANZAโ a carico del gruppo criminale facente riferimento a MARCANTUONO Liberato – era stato individuato, anche mediante mirati accertamenti patrimoniali operati dalla DIA di Salerno, quale soggetto dedito alla commissione dei reati di usura, estorsione e traffico di stupefacenti. Sempre dalle stesse investigazioni, oltre che da altri procedimenti penali pendenti a carico del medesimo, emergevano inoltre i contatti tra D. A. V. e R. G., elemento organicamente inserito nel clan camorristico โMAIALEโ e giร destinatario di misura di prevenzione patrimoniale, eseguita nellโaprile scorso dalla DIA di Salerno.
A chiarire la contiguitร del proposto con i due citati gruppi criminali รจ poi intervenuta lโattivitร investigativa condotta sempre dal ROS di Salerno, compendiata nellโoperazione โRETEโ, che ha visto come destinatario di misura cautelare custodiale lo stesso proposto in quanto ritenuto responsabile del reato di usura.In particolare, al riguardo, il Tribunale di Salerno ha evidenziato significativi elementi di responsabilitร a carico di D. A. V. nella commissione del reato di usura ai danni di diverse persone, in evidente stato di necessitร , costrette contro la loro volontร a versare al proposto – a fronte di prestiti variabili nella quota capitale da 3.000 a 100.000 euro – interessi praticati nellโordine talvolta del 15-20% mensile, altre volte del 30-45% annuo.Le condotte penalmente rilevanti in cui รจ stato coinvolto il proposto hanno pertanto consentito, insieme con lโevidente sproporzione rilevata tra i redditi del proposto e la patrimonialitร accumulata dallo stesso, di instaurare il procedimento di prevenzione antimafia a carico dello stesso, al quale รจ stato contestato lโillecito arricchimento alimentatosi nel corso degli anni, frutto abituale dei cospicui proventi delle diverse attivitร delittuose cui lo stesso era dedito, a loro volta reinvestiti in attivitร commerciali, proprietร immobiliari e terreni. Allโesito della procedura di prevenzione promossa da questo Ufficio la Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale ha disposto la confisca, previo sequestro, dei beni riconducibili al predetto, riconoscendo la pericolositร di D. A. V. sotto una du-plice veste: da un lato, per le ricadute sullโeconomia sana operante nel tessuto sociale di riferimento; dallโaltro, per le violente e documentate reazioni poste in essere dal prevenuto in caso di mancato o ritardato pagamento da parte dei debitori sottoposti a prestiti usurari.
Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a confisca, previo sequestro:
– una ditta individuale, con sede legale a Campagna (Sa), oltre a tutti i beni strumentali e ogni altro bene destinato allโattivitร dโimpresa, nonchรฉ i rapporti di credito, societari e 48 autovetture integranti il patrimonio sociale;
– la sede di un centro estetico;
– quattro unitร immobiliari adibite a civile abitazione;
– un locale commerciale;
– un terreno adibito ad agrumeto;
– un rapporto bancario riconducibile al proposto e alla societร individuale di vendita di autovetture,
per un valore complessivo di circa due milioni di euro.
Al termine delle operazioni, tutti i beni sottoposti a confisca sono stati messi nella disponibilitร dellโamministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Salerno.
Articolo pubblicato il giorno 6 Giugno 2018 - 11:18