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Le incendia l’auto dopo che lo aveva bloccato su facebooK: ai domiciliari lo stalker violento

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Questa mattina, in Lettere, i carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura nei confronti di un indagato (già noto per abusi edilizi) ritenuto responsabile del reato di incendio e di quello di atti persecutori. Le indagini, dirette dalla Procura di Torre Annunziata, sono nate a seguito di una denuncia presentata il 4 marzo presso la stazione dei carabinieri da parte dei proprietari di 4 autovetture che la notte precedente erano state oggetto di incendio di natura dolosa. I successivi accertamenti condotti su immagini prese da circuiti di video sorveglianza sul luogo dei fatti e sulle vie limitrofe, hanno consentito di identificare il responsabile, che è stato individuato dagli stessi militari nel corso della notte successiva poiché nel frattempo si era reso irreperibile. Lo stesso aveva spostato una sola vettura, parcheggiata sulla pubblica via, e poi le aveva dato fuoco; questa, avvolta dalle fiamme, si era mossa, andando a lambire le altre che, a loro volta, si erano incendiate.
Le ulteriori indagini delegate dalla Procura in seguito a una denuncia presentata da una ragazza del posto agli stessi militari il successivo 7 maggio per atti persecutori, consentivano di accertare che l’episodio era una ritorsione nei confronti del cugino della denunciante il quale, mesi prima, aveva accompagnato la ragazza a un evento pubblico. L’arrestato, infatti, dopo aver più volte ingiuriato e minacciato di morte la ragazza, impedendole di andare a lavorare, dopo averla costretta a intrattenere contatti mediante applicativo informatico anche dopo la cessazione della relazione, aveva appiccato quell’incendio dopo la decisione della vittima di bloccare definitivamente il suo account, avendo ricevuto ulteriori numerosi messaggi dal contenuto minatorio. L’indagato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.


Articolo pubblicato il giorno 8 Giugno 2018 - 12:10

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