Continuano le attività di contrasto alla Pesca Illegale da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Ischia. L’attività di controllo condotta dagli uomini della Guardia Costiera, al Comando del comandante Alessio De Angelis, si è svolta la notte scorsa e ha portato al sequestro di esemplari di pesce spada sbarcati – già eviscerati – da un peschereccio isolano e successivamente trasportati su un mezzo non idoneo per la vendita finale in violazione della vigente normativa nazionale e delle Ordinanze di recente emanazione che ne hanno disciplinato le modalità di sbarco nei soli Porti designati dalla ICCAT- International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas, già pubblicate e disponibili on-line sul portale web istituzionale della Guardia Costiera per la consultazione. Un altro peschereccio è stato invece multato per la detenzione di attrezzi non consentiti a bordo, in violazione della normativa nazionale in materia. L’attrezzo, una rete lunga circa 1000 mt., è stato sequestrato e sbarcato dal Moto pesca in Porto. Al comandante del predetto motopesca, è stata anche applicata la sanzione prevista dalla legge sulla licenza da pesca con la decurtazione di 8 punti di cui 4 dal titolo professionale e 4 dalla licenza di pesca.
Due pescherecci sono stati infine sanzionati per l’arruolamento abusivo di personale marittimo a bordo per l’esercizio della pesca professionale ed irregolarità nella tenuta dei documenti di bordo, quindi in violazione della normativa prevista dal Codice della Navigazione.
Sono state pertanto elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di euro 8700, gli esemplari di Pesce Spada sono stati invece smaltiti a cura della società di smaltimento rifiuti di Ischia. La recente normativa sulla pesca del pesce spada nel Mediterraneo ha stabilito l’obbligo di registrare e comunicare anche i quantitativi catturati di pesce spada inferiori a 50 Kg e di compilare il Modulo di dichiarazione delle catture, sbarco e trasbordo di pesce spada che deve essere consegnato all’Autorità Marittima del solo porto designato di approdo.
Si ricorda inoltre che:
– prima del rientro in porto, i comandanti di tutte le imbarcazioni da pesca autorizzate alla cattura bersaglio del pesce spada, debbono comunicare, con qualsiasi mezzo, alla competente Autorità Marittima le informazioni minime (di cui allo schema in allegato 2 al Decreto del MIPAAF del 23/02/2018 – “Misure tecniche per la pesca del pesce spada nel Mediterraneo”), inerenti le operazioni di sbarco/trasbordo degli esemplari catturati;- le richiamate operazioni di sbarco/trasbordo sono unicamente consentite nell’ambito dei soli porti designati di cui all’elenco disponibile sul sito web dell’ICCAT;
– non e’ consentito lo sbarco, il trasbordo ed il primo trasporto di esemplari non interi di pesce spada.
Gli accertamenti continueranno per tutta la stagione estiva e saranno mirati a verificare se tale illecito sia riconducibile ad un episodio isolato o se di contro possa trattarsi di un “sistema” realizzato per aumentare i profitti ed eludere i controlli necessari a garantire la tracciabilità e la salubrità del prodotto.
L’impegno della Guardia Costiera mirato ad effettuare controlli sull’intera filiera della pesca, sia in mare, che nei punti di sbarco, che nei mercati ittici e nei ristoranti, è rivolto a garantire al consumatore finale la tracciabilità del complesso percorso del pescato, che dal mare giunge fino alle nostre tavole, in modo tale da assicurarne la piena idoneità e scongiurare il verificarsi di qualsiasi criticità che possa essere collegata al consumo di un prodotto commercializzato senza i prescritti requisiti in materia di conservazione delle risorse ittiche dettati dall’applicabile normativa europea.
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2018 - 14:50