L’Associazione Campana Imprese Onoranze Funebri (ACITOF) si è riunita ieri sera in Contrada Torrepalazzo di Benevento, con le imprese del Beneventano per discutere sulla Legge Regionale vigente che regola il settore funebre nella Campania.
Nell’incontro, in cui erano presenti circa 100 imprese, è emerso che la legge regionale, diversamente da quello che pochissimi vogliono far credere, è ritenuta molto valida anche dalle imprese beneventane. I presenti hanno concordato che l’Associazione deve lavorare affinchè si intensifichino i controlli sulle imprese e sulla esecuzione dei servizi funebri. E inoltre sono state tutte concordi che la Legge regionale non deve modificata. L’Associazione di categoria si è impegnata ad attivarsi affinchè venga istituito l’Osservatorio, che è un organo previsto dalla stessa Legge Regionale, il quale ha il compito di sorvegliare sul corretto svolgimento dell’attività e può denunciare, agli organi competenti, eventuali inadempienze sia da parte dei comuni e delle ASL e sia da parte delle imprese.
Nonostante la Legge Regionale risale al 2013 e la Regione Campania con specifiche delibere, approvate a febbraio di quest’anno, ha dettato le linee guida per applicarla in maniera chiara ed esemplificativa, la maggior parte delle istituzioni, in particolare i Comuni, non svolgono i controlli per verificare la sua applicazione.
La Giunta Regionale con le Delibere approvate a febbraio scorso ha dettato le linee guida per i Comuni per il rilascio dei titoli abilitativi per svolgere l’attività funebre, per la costruzione e gestione delle case funerarie e del commiato e per la istituzione dei registri regionali.
Nel registro regionale si dovranno iscrivere tutte le imprese che sono in possesso del titolo abilitativo e tutto il personale utilizzato dalle imprese in possesso della formazione, contestualmente le imprese dovranno comunicare i prezzi dei funerali standardizzati che eseguono.Il registro sarà consultabile on-line, sul sito della Regione, da chiunque cittadino, il quale non solo potrà verificare quali sono le imprese abilitate ad esercitare l’attività funebre, ma potrà anche verificare i prezzi dei funerali standardizzati che l’impresa deve applicare.
L’attività funebre può essere esercitata solo da quelle imprese che dimostrano di possedere i requisiti stabiliti per svolgere il servizio, incluso il personale, al fine di eliminare definitivamente l’utilizzo di personale non in regola.
Anche nella Regione Campania si potranno costruire e gestire le case funerarie, dove possono essere portate, subito dopo che è avvenuto il decesso, le salme per tenerle in osservazione e quindi esporle per la veglia funebre e per l’estremo saluto. Non si devono aspettare più le canoniche 24 ore dalla morte per eseguire il trasferimento. Quindi per il cittadino non è più obbligatorio tenere la salma esposta negli obitori degli ospedali, spesso con strutture fatiscenti, oppure in abitazioni poco adatte, dove non si possono accogliere i parenti e gli amici.Il comune è deputato ad eseguire le verifiche della corretta applicazione delle leggi, demandando alla Polizia Locale il compito di emettere eventuali contravvenzioni e disposizioni per la sospensione o temporanea o definitiva chiusura dell’attività. Le ammende variano da 10.000,00 a 20.000,00 euro e la sospensione dell’attività da tre a sei mesi o l’interdizione definitiva. Agli inizi di settembre ci sarà l’incontro con le imprese Casertane.
Articolo pubblicato il giorno 23 Giugno 2018 - 13:54